Aziende e regioni

Così il Dg di Ragusa si è fatto scappare 2 mln di dollari dallo zio d’America

di L.Va.

Lo zio d’America voleva donare due milioni all'Azienda sanitaria di Ragusa, città d’origine della sua famiglia, per comprare apparecchiature mediche e migliorare i servizi del nuovo ospedale Giovanni Paolo II, ma ha dovuto fare una lunga anticamera ed è andato via. Una vicenda che se è andata veramente così sarebbe surreale per non dire altro.

Il munifico si chiama Giuseppe Giuffrè, detto Pippo, nato a Ragusa ma residente dal 1958 a Brooklyn, dove ha fatto fortuna, mantenendo però uno stretto legame con il capoluogo siciliano. Il paperone ragusano non è tra l’altro nuovo a iniziative benefiche a favore della sua città d’origine.

Stando a quanto ha riportato l’agenzia Agi e la stampa locale, Giuffrè ha rinunciato all'idea di donare 2 milioni di dollari all'Asp 7, perché il manager Maurizio Aricò, dopo avergli dato appuntamento, gli ha fatto fare una lunga anticamera e lui spazientito se n'è andato via. Il manager, appreso della decisione dell'imprenditore italo-americano, si è prontamente scusato, ma Giuffrè al momento sembra non avere più intenzione di procedere alla donazione. «Li ho accolti e fatti accomodare nella sala d'attesa, aspettando che arrivasse il legale dell'Asp che si trovava in Tribunale, circa 700 metri di distanza. Il tempo di arrivare e loro erano spariti. Non sono riuscito a rintracciarli. Sono davvero rammaricato per quanto successo», ha spiegato Aricò.

Ma la versione dell'avvocato Michele Sbezzi, legale dell’americano, è diversa: «Siamo stati fatti accomodare in una sala d'attesa rovente - afferma Sbezzi - e abbiamo atteso per molto tempo, finché il signor Giuffrè non si è seccato e ha deciso di andare via. A quanto ha detto a caldo non ha più intenzione di donare la cifra all'Asp, salvo ripensamenti. Ma sono certo che questa cifra a Ragusa arriverà, magari in altre forme».

La somma non è un lascito personale dell’Italo americano, ma è frutto della vendita della sede dell’associazione «Figli di Ragusa» a Brooklyn. A questo punto, Giuffrè che è uno dei membri più infuenti, nonché parte del direttivo dell'associazione, aveva già fatto incontrare l'avvocato Michele Sbezzi, in sua rappresentanza con il manager dell'Asp, Maurizio Aricò. Ieri il secondo incontro, alle 12 alla sede Asp, doveva servire per definire la donazione. Ma tutto è sfumato. Almeno per ora.

La parlamentare regionale del M5S Vanessa Ferreri, dopo aver saputo della presunta superficialità con cui il direttore generale dell'Asp 7 ha trattato il potenziale generoso donatore, ha richiesto la convocazione urgente di Aricò in commissione Sanità, affinché chiarisca la vicenda. Ferreri si scusa pubblicamente, da segretario della commissione sanità dell'Ars e soprattutto da cittadina ragusana, con il signor Giuffrè, confidando in un suo ripensamento: «A pagarne le conseguenze - dice - sarebbero solo i cittadini». Il presidente della Commissione sanità Pippo Digiacomo dice: «Apprendo con rammarico l'incidente accaduto nei locali dell'Asp di Ragusa che avrebbe fatto desistere il signor Giuseppe Giuffrè dall'annunciata decisione di donare una cospicua somma all'ospedale della città iblea. Sono certo che si sia trattato di un semplice disguido e che possa essere superato».


© RIPRODUZIONE RISERVATA