Aziende e regioni

Appropriatezza, i Mmg sardi incrociano le braccia

Altolà al decreto appropriatezza: i medici di medicina generale sardi chiedono ufficialmente il «congelamento» delle limitazioni alle prescrizioni di esami e visite specialistiche, stabilite dal decreto appropriatezza firmato dalla ministra della Salute Beatrice Lorenzin e pubblicato il 20 gennaio scorso.
In una lettera all’assessore alla Sanità Luigi Arru i dirigenti regionali della Fimmg, dello Smi e dello Snami, i principali sindacati dei medici di famiglia, riuniti ieri sera a Oristano, chiedono la sospensione dell’applicazione del decreto ministeriale in tutta la Sardegna.

I sindacati nazionali dei medici di famiglia, che considerano le misure previste dal decreto una grave interferenza nel rapporto tra medico e paziente, domani avranno un incontro con Lorenzin, attraverso il quale sperano di ottenere un ripensamento. I limiti imposti a 203 prescrizioni specialistiche in convenzione, secondo le organizzazioni sindacali, sono destinati a condizionare anche in Sardegna l’attività professionale dei medici e la fiducia dei pazienti nelle loro scelte. «Nell’attesa della decisione dell'assessore regionale Luigi Arru o di correzione del decreto da parte del ministro, i medici famiglia non possono fare a meno di osservarne le prescrizioni e applicarne i limiti», ha affermato Domenico Salvago, presidente regionale e vicepresidente nazionale del Sindacato Snami. «Il risultato è che i pazienti rinviano accertamenti anche urgenti o pagano di tasca perfino esami di routine come quelli per il controllo del colesterolo e delle transaminasi».
A Oristano i dirigenti sindacali hanno affrontato anche il problema delle prescrizioni di medicinali o analisi in convenzione che i medici specialisti continuano a compilare su ricettari bianchi. Un comportamento contrario alle disposizioni regionali, che costringe i medici di famiglia a trascrivere le ricette e espone i pazienti a inutili disagi e perdite di tempo.
I sindacati hanno avviato ieri anche l'esame del progetto regionale di assistenza territoriale. In Sardegna operano circa millecinquecento medici di medicina generale.


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