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Ospedale pediatrico Bambino Gesù: la nuova organizzazione dipartimentale

di Massimiliano Raponi (direttore sanitario ospedale Bambino Gesù - Roma)

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Dal 1° gennaio 2016 l’Irccs Ospedale pediatrico Bambino Gesù ha una nuova organizzazione interna, che ha previsto la riduzione da 11 a 10 dei dipartimenti. L’organizzazione degli ospedali in Dipartimenti è il modello di riferimento previsto dal Servizio sanitario nazionale, con lo scopo di garantire attività diagnostiche e assistenziali basate sull’evidenza e ottimizzare il governo clinico nelle sue principali componenti, quali l’integrazione multidisciplinare, la misurazione degli esiti, la gestione del rischio clinico, il coinvolgimento dei pazienti e delle famiglie e la razionalizzazione delle risorse. Per questo, le modalità con cui vengono individuati i diversi dipartimenti ospedalieri è un aspetto essenziale per promuovere qualità e sicurezza delle cure.

Il Bambino Gesù svolge un ruolo centrale nel panorama della pediatria nazionale, coprendo un fabbisogno di assistenza di alta specialità rappresentato in particolare dai trapianti e dalla cura di malattie croniche complesse. L’attività trapiantologica, in particolare, è uno dei punti di forza dell’ospedale, unico centro pediatrico europeo ad effettuare tutti i tipi di trapianti di cellule, tessuti e organi solidi, cioè rene e fegato (anche da donatore vivente), cuore, polmone e cuore-polmone. Nell'anno 2015, sono stati svolti 10 trapianti di cuore, 14 di rene (di cui 8 da donatore vivente), 28 di fegato (di cui 13 da donatore vivente), 143 di midollo osseo e 24 di cornea. In qualità di Irccs, il Bambino Gesù ha inoltre una forte vocazione alla ricerca e alla formazione. L’organizzazione dipartimentale deve pertanto favorire la massima integrazione tra le attività di cura, ricerca traslazionale e trasferimento delle conoscenze al personale sanitario, tenendo sempre conto dei criteri di qualità previsti dai due sistemi di valutazione esterna dell’ospedale, cioè l’accreditamento di Joint Commission International (JCI), centrato sul paziente e rivolto prevalentemente alle aree assistenziali, e la certificazione UNI EN ISO, rivolta soprattutto alle aree amministrative e gestionali.
In quest’ottica, la nuova organizzazione dei Dipartimenti, costruita secondo una logica di complementarietà e affinità fra Unità operative, si è posta come principale obiettivo quello di migliorare ulteriormente l’integrazione ed il coordinamento delle attività assistenziali, di ricerca e formazione. Gli operatori devono poter essere in grado di gestire l’intero percorso di cura del paziente; perseguire l’appropriatezza clinica ed organizzativa; promuovere l'assistenza multidisciplinare e specifica per patologia; perseguire percorsi dedicati per tutte le patologie complesse mediante la definizione di percorsi clinico assistenziali.
La riorganizzazione si inserisce nella strategia che l’ospedale intende perseguire per il prossimo triennio in ambito clinico-assistenziale, indirizzata alla promozione della salute globale del bambino e della sua famiglia, sia dentro l’ospedale (assistenza multidisciplinare, specifica per patologia, centrata sul paziente e la famiglia) che fuori (informazione, prevenzione e accompagnamento); al consolidamento dell'attività di elevata complessità; alla promozione della ricerca di base e ricerca traslazionale in vari ambiti, fra cui quello dello sviluppo, produzione e rilascio di farmaci biotecnologici per progetti di terapia avanzata (cellulare, genica e tissutale); alla promozione delle pratiche sicure e allo sviluppo di strumenti per la misurazione ed il miglioramento degli esiti.

I 10 Dipartimenti istituiti includono quindi 8 Dipartimenti clinici di assistenza diretta e due Dipartimenti di servizi diagnostici (Dipartimenti Immagini e Laboratorio). Gli 8 Dipartimenti di assistenza diretta riguardano l'ambito dell'emergenza e assistenza intensiva (Dipartimento Emergenza Anestesia e Rianimazione, che, oltre all'anestesia e rianimazione garantisce la riposta alle richieste di assistenza urgente da parte delle famiglie che si rivolgono al Pronto Soccorso), la pediatria clinica (Dipartimenti pediatrico-universitario-ospedaliero e Dipartimento Pediatrie specialistiche), la chirurgia pediatrica (Dipartimento Chirurgico), la neonatologia (Dipartimento Neonatologia Medica e Chirurgica), l'oncologia e l'ematologia (Dipartimento Onco-ematologia e Medicina Trasfusionale), la cardiologia (Dipartimento Medico Chirurgico di Cardiologia Pediatrica) e le neuroscienze (Dipartimento Neuroscienze e Neuroriabilitazione). La sempre maggiore collaborazione tra professionisti sia all'interno dei Dipartimenti che tra Dipartimenti diversi contribuirà a rendere l'assistenza sempre più a misura di bambino, fornendo cure basate su evidenze e monitorandone gli esiti.


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