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Incendio al San Camillo: per Lorenzin evento imprevedibile, personale efficiente

Un paziente è morto in un incendio che si è sviluppato nella notte scorsa all’ospedale San Camillo di Roma, nel reparto Medicina, al secondo piano del padiglione Maroncelli. Quanto accaduto al San Camillo «è un dispiacere enorme» ha detto la ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, nel corso di un sopralluogo al nosocomio ma «voglio fare i complimenti al personale per come ha reagito». Nel corso della visita, il ministro ha incontrato il personale, raccogliendone le testimonianze e complimentandosi per come la situazione è stata gestita, insieme con il direttore generale Antonio D’Urso, nonché il paziente che condivideva la stanza con il 65enne rimasto vittima del rogo e che ha allertato gli operatori sanitari. Lorenzin ha spiegato che il paziente sopravvissuto è sotto choc ed è assistito da uno psicologo. «Le procedure d'allarme sono scattate nei tempi giusti - ha precisato la ministra esprimendo cordoglio ai familiari della vittima - tanto che è stato possibile riprendere rapidamente il lavoro: un’ora dopo l’incendio, il reparto era di nuovo operativo. Dobbiamo dire grazie alla professionalità di medici e infermieri che hanno fatto fronte ad un evento imprevedibile, dando una bellissima risposta di professionalità. E' importante che la città sappia che ognuno ha fatto con responsabilità la propria parte e che l’ospedale ora è una struttura assolutamente sicura».

Ancora non è chiaro cosa possa aver scatenato l’incendio al San Camillo.«In ordine alle cause siamo confusi, non riusciamo a spiegarlo. L’indagine della procura ci aiuterà a capire cosa sia successo - ha commentato il direttore generale dell’ospedale D’Urso -. L’incendio, nella sua brutalità, è stato limitato a una stanza, ciò significa che le misure di rilevazioni fumi hanno funzionato e ha consentito che le fiamme non si espandessero». Per D’Urso l’incendio «pare sia divampato dal letto del paziente deceduto», ma gli oggetti in dotazione, ovvero «letti, sedie e tavolini sono fatti di materiali ignifughi, così come le coperte sono necessariamente resistenti al fuoco». Il letto era manuale, non elettrico, «e non vi erano dispositivi elettrici in funzione».

Dal canto suo il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha detto di aver istituto una commissione speciale con il compito di preparare - entro sette giorni - una relazione dettagliata sull’incendio. Della commissione fanno parte l’ingegnere Lucrezia Le Rose, dirigente del Nucleo regionale per l’edilizia sanitaria, Gennaro Tornatore, direttore della Protezione Civile Regionale ed ex dirigente del Corpo dei Vigili del Fuoco, e Andrea Cambieri, direttore sanitario del Policlinico Agostino Gemelli.


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