Aziende e regioni

Ricetta dem quasi all’80%, ma restano i “buchi” di Calabria e Bolzano

da Filodiretto (Federfarma)

Si fa sempre più diffuso, nel Ssn, l'uso della ricetta digitale. Lo dicono le ultime rilevazioni di Promofarma, la società di servizi informatici di Federfarma: a marzo, nelle Regioni dove la dematerializzazione è già partita, risulta ormai “paperless” quasi l'80% delle prescrizioni, per un balzo di oltre sei punti sulla rilevazione di gennaio (per la precisione, dal 72 al 78,5%). Il dato però si ridimensiona se l'analisi si allarga all'intero territorio nazionale: in tal caso, infatti, la dematerializzazione si ferma a marzo al 75,3%, tre punti sotto al dato “ristretto. Colpa di Calabria e Alto Adige, le due sole regioni (per essere precisi, una regione e una provincia autonoma) dove ancora le ricette viaggiano soltanto su carta.

In realtà non avrebbe dovuto essere più così da circa un mese: in Calabria, Federfarma e amministrazione regionale avevano firmato a marzo un protocollo che prometteva l'avvio della dematerializzazione a partire da fine aprile primi di maggio; a Bolzano, invece, i piani della Provincia per la digitalizzazione (accelerati a causa di un'improvvisa carenza di ricettari rossi) fissavano la partenza dai primi di maggio, a cominciare dai comprensori di Bressanone e Brunico. Falsa partenza in entrambi i casi, anche se per ragioni diverse: in Calabria si sono messi di mezzo i medici di famiglia, che non hanno trovato l'intesa con l'assessorato alla Salute sugli incentivi all'informatizzazione; a Bolzano invece sono emerse difficoltà tecniche nel collegamento in rete delle farmacie, e così la Provincia – che nel frattempo aveva rinnovato le scorte di ricettari – si è fatta sempre più fredda.

Peccato, perché in entrambi i casi le farmacie avevano già iniziato la formazione del personale e se la teoria non verrà seguita rapidamente dalla pratica, tra qualche mese si dovrà ricominciare tutto daccapo. E peccato anche per quello che sta accadendo nel resto del Paese: le rilevazioni di Promofarma, infatti, dicono che a marzo la ricetta paperless rappresenta ormai più del 60% delle prescrizioni in tutte le Regioni in cui è partita la dematerializzazione: in Liguria, dove a gennaio si era poco sopra il 41%, è stata superata la soglia del 65%; nelle Marche si è passati dal 55 al 67%, in Abruzzo dal 56 al 69%, in Friuli Venezia Giulia dal 57 al 64%, in Sardegna dal 58 al 69%. Novità anche nel terzetto che guida la dematerializzazione: in testa c'è sempre il Veneto (dall'88,5 di gennaio all'89,5% di marzo), al secondo posto sale la Campania (dall'87,7 all'89,3%) e al terzo scende la Provincia autonoma di Trento (dall'88 all'89,1%).


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