Aziende e regioni

Anticorruzione Lombardia, l’ex procuratore Dettori a capo dell’Arac. Si parte il 7 giugno

di Lucilla Vazza

E alla fine la scelta sulla presidenza dell’Authority anticorruzione in Lombardia è caduta su Francesco Dettori, ex procuratore capo di Bergamo. Il magistrato l’ha spuntata su 80 candidature giunte nelle scorse settimane in Regione e soprattutto l’ha avuta vinta su Antonio Di Pietro che in alcune fasi era sembrato in pole position per la nomina. La delibera di Giunta passa ora al Consiglio regionale che il 7 giugno dovrà ratificarla.

Un’authority dopo lo scandalo
Su quest’operazione il governatore Roberto Maroni ci ha messo la faccia dopo l'ultimo scandalo che ha travolto la sanità lombarda culminato con l’arresto del leghista Fabio Rizzi (padre della riforma sanitaria varata nei mesi scorsi), presidente della commissione sanità dal Consiglio regionale. Nel Consiglio direttivo anche Giovanna Ceribelli, commercialista e revisore legale dei conti che con le sue segnalazioni ha dato il via all'ultima inchiesta sullo scandalo delle dentiere; il commercialista e revisore legale dei conti Sergio Arcuri; l'avvocato Maria Dinatolo, e il docente dell'università Liuc di Castellanza (Varese) Gianfranco Rebora. Tutti nomi che dimostrano «la totale indipendenza e autonomia di Arac, che ci deve dare aiuto idee per prevenire la corruzione nel sistema degli appalti pubblici», ha dichiarato Maroni.

Ispirata chiaramente all’Anac, l’authority nazionale presieduta da Raffaele Cantone, l’Arac costerà un milione di euro. Lo stesso magistrato napoletano dopo un’iniziale diffidenza circa la possibilità di sovrapporsi a livello d’indagine ha benedetto l’operazione, dando il via libera al presidente leghista, che si è fatto a sua volta garante dell’iniziativa.


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