Aziende e regioni

Coletto: «Veneto top per la sanità. Se penso che la si vuole riportare a Roma rabbrividisco»

«È proprio vero: nemo profeta in patria. Qui in Veneto furiose polemiche quotidiane sul presunto sfascio della sanità; dal resto d'Italia attestati di eccellenza. Lo dico con orgoglio e accomuno in questo sentimento tutti coloro che, con il sacrificio quotidiano, portano il sistema a questi risultati: medici, infermieri, amministrativi, tecnici dell'Area sanità della Regione, spesso richiesti anche oltre l'immaginabile. Tutti portano la loro borraccia al capitano della squadra, che per noi è il malato».
Così l'assessore alla Sanità Luca Coletto commenta il primato di qualità e virtuosità assegnato al Veneto dal Crea Sanità dell'Università di Roma Tor Vergata, il prestigioso studio annuale sul Servizio sanitario regionale giunto alla quarta edizione.
«La soddisfazione – aggiunge Coletto – non è quella di essere davanti a questa o quella Regione, ma aver ottenuto un nuovo riconoscimento della capacità della sanità veneta di produrre performances eccellenti dove l'attenzione ai costi si abbina alla qualità di cure, tecnologie e professionalità».
«È di venerdì – ricorda l'assessore – la certezza che il bilancio sanitario del Veneto 2015 si è chiuso con oltre 12,5 milioni di euro di attivo. Oggi Tor Vergata, elaborando il giudizio di ben 83 rappresentanti delle categorie ‘utenti', ‘management aziendale', ‘professioni sanitarie', ‘Istituzioni' e ‘industria medicale', ci dice che siamo i migliori in Italia. Se penso – conclude Coletto – che si vorrebbe riportare questa sanità nelle mani di Roma rabbrividisco».

Il governatore leghista Luca Zaia oltre a esprimere soddisfazione per il primato ha ricordato che il Veneto «è l'unica regione che non applica l’addizionale Irpef, ovvero lasciamo nelle tasche dei cittadini 200 milioni all'anno, e siamo l’unica regione che non applica i ticket regionali della sanità».


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