Aziende e regioni

Cnao Pavia, arriva il primo bilancio sociale sull’adroterapia

di Fabio Michele Amatucci (ricercatore Cergas -Università Bocconi, professore associato Università degli Studi del Sannio)

Il Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica di Pavia, una delle più qualificate realtà nel panorama mondiale della radioterapia di precisione e della ricerca, è giunto alla redazione del suo primo bilancio sociale, documento di sintesi non solo delle caratteristiche e delle conoscenze innovative che ne garantiscono l'unicità nel contesto italiano delle cure oncologiche, ma anche delle attività cliniche e di ricerca, che ne testimoniano la continua evoluzione, fornendo contestualmente uno strumento universale di valutazione dell'operato svolto.
Il bilancio sociale, che non risponde a obblighi giuridici ma rappresenta il risultato di una autonoma scelta, è stato redatto in collaborazione con il Centro di Ricerca sulla Gestione dell'Assistenza Sanitaria e Sociale (Cergas) dell'Università Bocconi di Milano, in conformità alle prescrizioni di cui al documento n. 9 per la Rendicontazione Sociale delle Aziende Sanitarie, dettate nel 2013 dal GBS - Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale e mediante un coinvolgimento attivo del personale interno del CNAO, intervistato anche sui percorsi di carriera, sull'adroterapia, sull'alta tecnologia nonché sulla ricerca e sullo sviluppo.

Particolare attenzione è stata prestata ai risultati dell'attività clinica quotidianamente resa dal Centro, mediante un’analisi dettagliata del numero complessivo dei pazienti curati (circa 720 dalla fine del 2011 al 31 dicembre 2015 e più di mille fino a oggi, siano essi provenienti dalle diverse regioni italiane o anche dall'estero) e dei 23 protocolli clinici autorizzati dal ministero della Salute per la cura dei tumori che colpiscono: il sistema nervoso centrale (gliomi ad alto grado, gliomi a basso grado); la base cranica (cordomi e condrosarcomi, meningiomi); l'occhio e orbita (melanoma oculare e altri tumori rari che toccano la congiuntiva, le ghiandole lacrimali, o i tessuti nervosi o connettivali); la zona testa e collo (adenocarcinomi, carcinomi adenoidei cistici, sarcomi, melanomi mucosi tumori di origine epiteliale come i carcinomi spino-cellulari); i seni paranasali e le cavità nasali; le ghiandole salivari; il distretto addominale (fegato e pancreas per tumori in fase avanzata); il distretto pelvico (prostata - per tumori ad alto rischio; retto - per le recidive) e le ossa e tessuti molli (sarcomi).
I dati esaminati hanno evidenziato un arresto della malattia nell'80% dei pazienti sottoposti a trattamento (nonostante il follow up dei pazienti trattati finora sia ancora breve); percentuale che va però necessariamente declinata a seconda delle diverse istologie di cui i pazienti sono affetti, distinguendo i casi molto complessi e quelli dei pazienti già trattati con altre terapie oncologiche rivelatesi inefficaci e che sarà suscettibile di essere ulteriormente implementata e migliorata, anche a seguito della emissione il 13 settembre scorso del nuovo certificato di marcatura CE per il dispositivo medico del Cnao da parte dell'Istituto Superiore di Sanità.
Il nuovo certificato, attestando l'idoneità dell'acceleratore alla radioterapia con adroni (protoni e ioni carbonio) per il trattamento dei pazienti affetti da neoplasie suscettibili al trattamento con adroni (protoni e ioni carbonio), consentirà di superare il vincolo di utilizzo del dispositivo medico Cnao ai singoli protocolli clinici, accordando la più generale facoltà di trattamento di tutti i pazienti affetti da neoplasie suscettibili al trattamento con adroni.
È importante sottolineare, inoltre, la prossima introduzione dell'adroterapia nei Livelli Essenziali di Assistenza, diventando così accessibile automaticamente a tutti i pazienti italiani, senza più richieste d'autorizzazione, attese e lunghi tempi burocratici
Quanto alle attività di ricerca, il bilancio sociale, nel delineare i punti salienti del piano di ricerca 2015-2017, ha inoltre illustrato i risultati raggiunti sino al 31.12.2015, con evidenza delle numerose pubblicazioni scientifiche e dei progetti di ricerca finanziati, quali a titolo meramente esemplificativo il progetto della linea sperimentale, realizzato in collaborazione con l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare,che porterà i fasci di adroni nella sala dedicata alla ricerca sperimentale, con possibilità di utilizzo per ricercatori, studenti e aziende e con ulteriore implementazione degli già elevati standard qualitativi sinora raggiunti.


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