Aziende e regioni

Taglialiste Piemonte, Ordine medici Torino: «No a nuove forme di precariato»

«È necessario tutelare questi medici per non creare nuove forme di precariato»: lo sostiene il presidente dell'ordine dei medici di Torino, Guido Giustetto, a proposito del progetto della Regione Piemonte che vorrebbe coinvolgere i medici neo-specializzati per lo smaltimento delle liste d'attesa.
«I giovani laureati - rimarca Giustetto - dovrebbero essere pagati a gettone. Gli sbocchi professionali che per i neo-specialisti di solito sono le guardie mediche, occupazione spesso saltuaria e non professionalizzante, potrebbero aumentare». «Ma per una procedura che è a tutti gli effetti sperimentale - aggiunge - è auspicabile che assessorato e Università condividano il progetto con l'Ordine dei Medici e con i sindacati molto prima di metterlo in atto, in modo da garantire l'assenza di conflitti con i regolari percorsi di assunzione e sblocco del turn-over, da lungo tempo promessi».
«Il pagamento a gettone non convince - afferma - perché rischia di creare un'altra sottospecie di precariato. La convenzione dei medici specialisti ambulatoriali prevede la possibilità di affidare incarichi su progetto, per esempio per abbattere le liste d'attesa, anche a tempo determinato, utilizzando un quadro normativo certo. Già oggi, se solo lo si volesse - conclude - si potrebbe attingere alle graduatorie degli specialisti ambulatoriali in attesa di inserimento per aumentare le ore disponibili».


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