Aziende e regioni

Piemonte, specialistica ambulatoriale: via al cronoprogramma per tagliare le liste d’attesa

di Em.Cal.

All'indomani dall'uscita dal Piano di rientro, la regione Piemonte ha approvato quest'oggi in Giunta il programma per il governo dei tempi di attesa delle prestazioni di specialistica ambulatoriale per il triennio 2017-2019 presentato dall'assessore alla sanità Antonio Saitta.
Si tratta di un documento che detta i criteri alle singole aree omogenee, identificate secondo i criteri previsti per l'adeguamento della rete ospedaliera (DGR 1-600/2014 e 1-924/2015), attraverso i quali redigere i “programmi di Area per il Governo dei Tempi di Attesa”. L'obiettivo è quello di soddisfare i bisogni di cura dei cittadini/pazienti all'interno dei bacini geografici corrispondenti alle aree individuate.
Tra i contenuti della DGR da sottolineare l'impegno a separare progressivamente le attività frutto di un primo contatto con il servizio sanitario regionale (Ssr) da quelle originate dalla presa in carico delle cronicità. Nel primo caso, quello dei primi accessi, si tratta di rispondere con maggiore celerità a quei quesiti diagnostici estemporanei che presentando caratteristiche di imprevedibilità hanno l'esigenza di essere verificati e risolti velocemente. Nel secondo, riguardo i pazienti cronici che hanno la necessità di essere seguiti con costanza nel tempo, l'obiettivo è programmare con maggiore puntualità ed efficacia le prestazioni da erogare per tutta la durata della presa in carico. Inoltre, rispetto quest'ultima categoria, le novità sono rappresentate anche dalla diffusa attivazione di percorsi di consulenza/prestazioni sulla base di specifici Pdta formalizzati e prenotabili direttamente dal sistema delle cure primarie.
Grande importanza anche all'appropriatezza delle prescrizioni, alla gestione delle agende ambulatoriali secondo codici di priorità, agli accordi tra aziende sanitarie e il privato accreditato oltre che all'estensione delle fasce orarie e delle giornate di erogazione delle prestazioni.
Adesso la palla passa alle cinque aree omogenee che avranno 60 giorni di tempo per la definizione dei programmi da presentare in assessorato per l'approvazione definitiva. Tempi più ristretti invece per la Direzione della sanità, guidata da Dg Renato Botti proveniente dal settore programmazione del ministero della Salute, che ha il compito di istituire entro 30 giorni un tavolo con le rappresentanze di tutti gli attori interessati al processo di governo delle liste d'attesa primi fra tutti proprio quei cittadini fruitori dei servizi.
Sarà certamente necessario qualche mese prima che il sistema individuato entri a regime, ma è comunque un primo passo che la regione Piemonte, insieme ad altre regioni, prova a fare con l'intento di rispondere ai problemi che troppo spesso i cittadini riscontrano nel quotidiano quando entrano in contatto con il Servizio sanitario nazionale.


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