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Fondazione Maugeri: conclusa l’operazione di risanamento, pagati i debiti

Il Tribunale di Pavia ha depositato in cancelleria il decreto con cui ha dichiarato «chiusa perché adempiuta nei termini» la procedura di «concordato preventivo in continuità» della Fondazione Salvatore Maugeri, attiva nel settore della riabilitazione sanitaria in Lombardia, ma con sedi in tutta Italia. Il procedimento si era reso necessario per la grave crisi finanziaria nella quale era piombata la Maugeri, coinvolta negli scorsi anni nello scandalo dei fondi neri della sanità che nel dicembre scorso ha anche portato alla condanna (6 anni per corruzione) dell'ex governatore della Lombardia, Roberto Formigoni.

Si conclude così, nei tempi prestabiliti, l'operazione di risanamento iniziata il 31 ottobre 2014, con la richiesta di un concordato “con riserva”, che poi avrebbe portato al concordato preventivo, approvato a larghissima maggioranza dall'assemblea dei creditori (13 maggio 2016) e omologato dal Tribunale nel giugno dello stesso anno.
I pagamenti non dilazionati per accordo con i creditori sono stati tutti eseguiti o sono state accantonate le somme per la loro esecuzione. Nel complesso sono stati 1.820 i creditori “commerciali” pagati, a cui si aggiungono numerosi enti pubblici e alcuni dipendenti, per un totale di 72,4 milioni di euro, liquidati fra settembre 2016 e il giugno scorso. Di questi, i crediti “chirografari” sono stati soddisfatti all'82,4%, mentre i crediti “privilegiati”, 56 milioni, verso Inps, Asl e dipendenti, sono stati pagati al 100%. Gli altri debiti, per complessivi 130 milioni verso le banche, sono stati “trasferiti e riscadenzati” in capo agli “Istituti Clinici Scientifici” (ICS) Maugeri (83 milioni), mentre 47 sono rimasti alla vecchia Fondazione.

Il gruppo volta pagina
«Sono soddisfatto per la puntuale esecuzione degli impegni assunti con i creditori», ha dichiarato il professor Gualtiero Brugger, presidente di Fsm e di Ics Maugeri Spa Società Benefit, la newco nata proprio per dare attuazione al concordato e alla quale sono state trasferite, nell'ottobre scorso, tutte le attività sanitarie di Maugeri.

Il gruppo, con circa 2.200 posti letto accreditati nel Servizio sanitario nazionale, dà lavoro a 3.600 persone e fattura 300 milioni di euro.

«In particolare», ha proseguito Brugger, «sono soddisfatto per la puntualità con cui abbiamo onorato gli impegni assunti con i fornitori, che rappresentano un elevato numero di aziende del territorio e con i quali Ics Maugeri ha mantenuto i tradizionali rapporti di collaborazione». Brugger, che arrivò alla presidenza della Fondazione Maugeri nell'ottobre del 2014, ha aggiunto che «si è con ciò concluso l'ultimo atto di una complessa ristrutturazione, che ha permesso la salvaguardia di una realtà sanitaria di rilevanza nazionale e l'avvio della stessa verso un nuovo processo di sviluppo».
Dal 1° ottobre 2016, le attività sanitarie dei 18 istituti presenti in sei regionali italiane (Piemonte, Lombardia, Liguria, Campania, Puglia, Sicilia), di cui 10 Irccs, sono passate alla Ics Maugeri Spa Società Benefit, controllata a maggioranza dalla stessa Fondazione Maugeri.


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