Aziende e regioni

Ingegneri clinici, un “manifesto” per governare le tecnologie del Ssn

di Lorenzo Leogrande (presidente nazionale Aiic)

Le tecnologie biomediche sono oggi al centro del sistema-salute. Dai dispositivi medici più avanzati alle grande apparecchiature ospedaliere ci troviamo all'interno di una radicale rivoluzione tecnologica dei processi di cura: non serve sicuramente un ingegnere clinico per dimostrarlo. Ne consegue che oggi più che mai il tema del governo di queste tecnologie, della gestione delle reti, degli strumenti healthcare e delle prestazioni manutentive di tutto questo parco tecnologico e il suo corretto monitoraggio è garanzia di efficacia e sicurezza per pazienti e operatori.
Ma c'è anche preoccupazione attorno a questo tema che coinvolge valori di sicurezza e professionalità in grado di rispettarli ed applicarli. Due anni fa nel Regno Unito è stata pubblicata una analisi impietosa sviluppata sui dati britannici che ha mostrato che in un anno quasi 14.000 incidenti sono stati segnalati per attrezzature mediche difettose, che hanno portato a 309 morti e a danni importanti per quasi 5.000 persone. Molti di questi incidenti potrebbero essere evitati (in tutti i paesi) se il governo di queste attrezzature fosse chiaramente in capo ai professionisti dell'ingegneria medica. Sembra ovvia, questa affermazione, eppure non è così visto che spesso ci si trova in situazioni in cui il parco tecnologico di un'azienda ospedaliera non è gestito, supervisionato o mantenuto in perfetta efficienza da chi possiede internamente le competenze adatte.
Se questo è lo scenario, risulta evidente che l'Aiic con il suo manifesto “Gli ingegneri clinici per la sicurezza dei pazienti e per l’equilibrato governo delle tecnologie del Ssn”, intende fissare nove punti irrinunciabili che pongono chiarezza anche in Italia sulla gestione affidabile delle tecnologie per la salute, una questione che solo apparentemente riguarda gli aspetti di governo economico del sistema dell'innovazione, ma che in realtà è requisito fondamentale per garantire ai cittadini italiani di potersi curare in completa sicurezza.

Il manifesto è frutto di un lungo lavoro svolto dagli ingegneri clinici italiani, è stato contestualmente sottoscritto da una importante serie di Associazioni scientifiche italiane e viene lanciato da Aiic in occasione del secondo Global Clinical Engineering Day (21 ottobre 2017), iniziativa del network internazionale dei professionisti dell'ingegneria clinica per richiamare l'attenzione sulle tematiche più importanti e critiche delle tecnologie healthcare.
Il documento Aiic è composto da nove dichiarazioni specifiche sulla sicurezza, sulla centralità professionale, sui livelli essenziali di prestazione (Lep) e sulle gare di outsourcing per la Gestione delle apparecchiature biomediche cui spesso si rifanno le centrali uniche di committenza. Attualmente il futuro dei servizi di Ingegneria Clinica si trova nel nostro Paese di fronte da un lato ad un reale rischio di involuzione qualitativa dovuta alla scarsa definizione del ruolo dei servizi interni e dall'altro alla limitata regolamentazione dei servizi in outsourcing di gestione e manutenzione delle tecnologie biomediche.

In questa pericolosa incertezza non potevamo più tacere. Affinché i cittadini e le istituzioni siano coscienti del passo importante che tutto il Ssn del nostro Paese è chiamato a compiere per la gestione delle sue tecnologie healthcare. Meglio agire con forza ed efficacia prima di accorgersi che grazie agli sconti selvaggi i cittadini si trovino a salire su una vettura che non va nella direzione auspicata, quella della salute e della sicurezza.


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