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All’Asl di Padova parte la banca delle ferie solidali per chi ha figli malati

di L.Va.

Per ora riguarda solo i lavoratori del comparto, ma domani potrebbe essere estesa anche al personale della dirigenza medica. È la Banca delle Ferie solidali attivata dalla Ulss 6 Euganea di Padova. Una cessione «anonima, volontaria, trasversale, a fin di bene e a fondo perduto». È il primo esempio in Veneto di donazione di tempo a beneficio di quei lavoratori che si trovano a dover accudire in maniera continuativa un figlio malato.

«Fortemente voluta dalla Direzione Strategica aziendale e sostenuta dalla Cisl Fp e dalle maggiori sigle sindacali del comparto, la novità si allinea ad analoghe iniziative adottate da grandi multinazionali in Europa» spiega l’azienda saniaria. La Banca delle Ferie solidali, unica nel suo genere nel Sistema sanitario pubblico italiano, è nata da un accordo, sottoscritto stamattina, tra il Direttore Generale dell'Ulss 6, Domenico Scibetta, e i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Fials, Fsi, Nursing Up.

La cessione a titolo gratuito delle ferie maturate dai dipendenti dell'Ulss 6 Euganea a favore di colleghi, regolamentata da verbale di contrattazione integrativa, consentirà a questi ultimi di assistere i figli minori che necessitano di cure costanti, a causa di particolari condizioni di salute: le norme, contenute nell'accordo appena sottoscritto, vengono applicate a tutto il personale dell'Area del Comparto (ovvero infermieri, operatori socio-sanitari, tecnici, amministrativi) con rapporto di lavoro a tempo indeterminato o determinato, dipendenti dell'Ulss 6 Euganea, e attuano le disposizioni contenute nell'art. 24 del Dlgs n. 151/2015 che prevede, fermi restando i diritti di cui al Dlgs 8 aprile 2003 n. 66, che i lavoratori possano cedere a titolo gratuito le ferie da loro maturate ai lavoratori dipendenti dallo stesso datore di lavoro, al fine di consentire l'assistenza di figli minorenni malati, nella misura, alle condizioni e secondo le modalità previste dai contratti collettivi stipulati dalle associazioni sindacali, comparativamente più rappresentative sul piano nazionale applicabili al rapporto di lavoro.

Si parte il 1° gennaio
“L'applicazione della normativa con l'introduzione dell'istituto delle “ferie solidali” costituisce – dichiara il Direttore Generale dell'Ulss 6 Euganea, Domenico Scibetta - un importante strumento a beneficio dei dipendenti bisognosi di giustificativi di assenza in numero superiore a quanto contrattualmente previsto per assistere i figli minori in particolari condizioni di svantaggio, ed è un atto concreto per sollecitare la solidarietà tra colleghi, agevolando comportamenti virtuosi nell'ottica del benessere organizzativo aziendale. I dipendenti sono la nostra risorsa più preziosa e il loro “star bene”, anche a livello familiare quindi in senso allargato, per noi è un valore aggiunto sul piano umano, oltre che un obiettivo strategico. La cessione – specifica il Dg Scibetta - potrà essere trasversale ai ruoli lavorativi, per esempio un infermiere potrà donare le sue ferie a un amministrativo, un tecnico a un operatore socio-sanitario, e viceversa. La nostra intenzione è quella di estendere, in un secondo momento, la possibilità di donare anche alla Dirigenza medica».
Operativamente, sarà possibile donare le proprie ferie a partire dal 1 gennaio 2018, in maniera anonima e a titolo gratuito. Per quanto riguarda la “quantità di tempo”, ogni lavoratore del comparto potrà cedere i giorni contrattualmente eccedenti il periodo minimo legale di ferie, fissato a 20 o a 24 giorni a seconda dell'articolazione settimanale del lavoro su 5 o 6 giorni, finalizzato a reintegrare le energie psico-fisiche spese durante la prestazione lavorativa. Rientrano in questa fattispecie, pertanto, le ferie annuali maturate eccedenti rispettivamente 20 o 24 giorni, quelle maturate da un lavoratore che cessa dal rapporto di lavoro in corso d'anno, o al termine di un rapporto a tempo determinato di durata inferiore all'anno. Le giornate “regalate” verranno caricate sul cartellino del dipendente bisognoso. La fruizione delle “ferie solidali” resta comunque vincolata al preventivo complessivo utilizzo di tutte le proprie ferie, i recuperi e i permessi retribuiti previsti dalla normativa vigente.


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