Aziende e regioni

La nuova governance di Fiaso/ Aisis: «Un e-leader per l'information technology»

di Giuliano Pozza (presidente Aisis - Associazione italiana sistemi informativi in sanità)

L’information technology non è l’unico attore dell’innovazione digitale nelle aziende sanitarie, sicuramente però i sistemi informativi sono in una posizione unica per poter trainare o guidare questo settore, a cui Fiaso guarda con particolare interesse nella proposta di introduzione di un Fondo straordinario per l’innovazione. Anzi, preferisco parlare di trasformazione digitale, perché ogni volta che si applicano le tecnologie digitali ai processi con modelli organizzativi nuovi, si crea valore con una vera e propria trasformazione dell’azienda e dei servizi erogati ai pazienti. L’It può avere un ruolo di leadership se ha competenze e meccanismi di governance strutturati e condivisi che sviluppino forti alleanze con tutti gli attori dell’ecosistema digitale, dentro e fuori l’azienda. Sicuramente un’infrastruttura e delle piattaforme applicative resilienti e sicure sono ormai indispensabili in un contesto in cui i processi aziendali sono sempre più dipendenti dal digitale. Oltre a questo, ci sono tre filoni a mio parere strategici: la digitalizzazione dei processi clinici, gli strumenti digitali per i pazienti e i cittadini e l’utilizzo dei dati aziendali (che siano small o big data) per la governance sia clinica che organizzativa.

L’investimento sul middle management, centrale nella proposta Fiaso, riguarda anche i Chief Information Officer (C.I.O.) ai quali sono sempre più richieste competenze manageriali. Dalla survey del 2017 sviluppata da Aisis all’interno della eHealthLab (iniziativa in collaborazione con NetConsulting cube), emerge come tra i professionisti che si occupano a livello apicale di Information and Communication Technologies in ambito sanitario, oltre il 70% abbiano oltre 50 anni, oltre il 60% occupi la stessa posizione nella stessa struttura da più di 11 anni e solo il 7% siano donne.

Le principali competenze sono ancora di carattere tecnico e in generale risulta piuttosto bassa la propensione ad investire in nuove tecnologie. E’ evidente la necessità di un cambiamento importante, cambiamento a cui noi di Aisis crediamo che le donne possano dare un contributo fondamentale. Il C.I.O. deve sempre più caratterizzarsi come un e-Leader a tutto tondo, capace di guidare la trasformazione digitale. Per questo bisogna, partendo da solide competenze tecniche, sviluppare sempre più gli aspetti di leadership e manageriali. La governance, il program e il change management, la gestione delle relazioni e la capacità comunicativa sono i fattori chiave di successo per il nuovo C.I.O. Per questo come Aisis stiamo investendo molto sulla formazione dei nostri associati attraverso iniziative come l’eHealthAcademy, che dallo scorso anno abbiamo aperto anche ad altre professionalità. È una sfida che si vince innanzitutto con le persone, perché tecnologie sempre più complesse richiedono professionisti con competenze più articolate, eterogenee e profonde di quelle attuali.


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