Aziende e regioni

La nuova governance di Fiaso/Fare: nuove competenze per ridurre gli sprechi

di Sandra Zuzzi (presidente Fare - Federazione delle associazioni regionali degli economi e dei provveditori della sanità)

Il Codice dei contratti ha introdotto una serie di istituti e di strumenti, che consentono di selezionare beni e servizi innovativi, non ancora completamente approfonditi ed utilizzati dalle pubbliche amministrazioni. Per poter innovare all’interno di un quadro di contenimento della spesa, la prospettiva è quella di considerare i processi in cui detti beni e servizi sono inseriti, valutando gli effetti dell’utilizzo e non fermandosi quindi alla pura valutazione del bene o servizio in sé.
L’istituzione di un Fondo straordinario per l’innovazione del Ssn di almeno 5 miliardi l’anno, aggiuntivo al Fondo sanitario e di durata pari a 5-10 anni, darebbe sicuramente stimolo al mercato di fornitura ad investire in innovazione.
E’ necessario però investire anche nella formazione del middle management, come proposto da Fiaso. Le competenze necessarie ai provveditori-economi riguardano la gestione dei processi, le competenze di programmazione e progettazione, lo studio dei mercati. Non sono competenze nuove, ma vanno approcciate diversamente dal passato e soprattutto non devono essere considerate ancillari rispetto alla competenza giuridica.
Un maggiore bilanciamento tra innovazione e contenimento della spesa può essere favorito da un nuovo modello di governance collegiale, che lavori con riguardo agli esiti di salute, perseguiti direttamente o indirettamente attraverso l’utilizzo di beni e servizi, in modo da ridurre al minimo lo spreco di risorse.


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