Aziende e regioni

Calabria: ecco i nomi proposti da Cotticelli e Schael per i vertici delle aziende sanitarie

di Donata Marrazzo

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Il commissario al piano di rientro della sanità calabrese Saverio Cotticelli e il subcommissario Thomas Schael hanno depositato al Protocollo generale della Regione Calabria la busta che contiene i nomi proposti per i vertici delle aziende sanitarie e ospedaliere.

Le dichiarazioni di Cotticelli e Schael
"Auspichiamo, con piena apertura e con vivo spirito di collaborazione, che il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio voglia riceverci per discutere nel merito e raggiungere un'intesa istituzionale nel solo interesse dell'intera comunità calabrese" hanno dichiarato Cotticelli e Schael. Il presidente Oliverio avrà dieci giorni per pronunciarsi, così come prevede il nuovo decreto Calabria.

I nomi dei commissari
Ecco i nomi indicati: il calabrese Gianluigi Scaffidi, vicino alla deputata Cinquestelle Dalina Nesci, alla Asp di Vibo Valentia. Il palermitano Antonino Candela a capo di quella di Cosenza, Renzo Alessi, padovano, a capo della Asp di Catanzaro, a Crotone Gilberto Gentili, di Pesaro. Per la gestione dei Riuniti di Reggio Calabria il tarantino Massimo Annicchiarico. Nell'elenco anche due donne: Giuseppina Panizzoli, di Bergamo, all'ospedale di Cosenza, la romana Isabella Mastrobuono all' azienda ospedaliera universitaria Mater Domini

La posizione del presidente Oliverio: «Si eviti la farsa»
Netta e contraria la posizione di Oliverio: «Come è noto la vera ed unica ragione per cui il ministro alla Salute Giulia Grillo ha proposto il Decreto Legge sulla sanità calabrese è quella di appropriarsi anche dei poteri di nomina dei commissari delle aziende sanitarie. Ma noi non siamo interessati alle nomine, bensì alla qualificazione e al rafforzamento dei servizi sanitari. Oggi per coprire una spregiudicata operazione di potere si chiede un parere trasmettendo un elenco di nomi (d'altronde questo è il senso della trasmissione di un elenco di nomi e non già la ricerca di una intesa) sui quali maldestramente si pensa di camuffare un coinvolgimento della Regione. Il Governo ed il Ministro Grillo - conclude il governatore della Calabria - si sono assunti la responsabilità di estromettere la Regione con un atto incostituzionale. Si eviti la farsa e si risponda con atti concreti in direzione del superamento di una situazione inaccettabile. Il nostro unico interesse è dare alla Calabria servizi sanitari qualificati per la tutela e la cura della salute dei calabresi».


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