Aziende e regioni

Sardegna, 30 milioni per dipositivi destinati a pazienti diabetici

di Davide Madeddu

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Trenta milioni per acquistare dispositivi per i diabetici. Il via libera arriva dalla Regione Sardegna che ha licenziato il provvedimento con cui si dà il benestare per l’acquisto dei dispositivi tecnologici (sistemi integrati con microinfusori e sensori per il controllo in continuo della glicemia) destinati ai pazienti diabetici.
I fondi, dieci milioni di euro l'anno per il triennio in corso, saranno trasferiti all'Ares.
Una decisione che arriva dopo numerosi appello lanciati dalle associazioni che rappresentano chi deve fare i conti tutti i giorni con il diabete. «Il nostro territorio registra numeri importanti in relazione a questa patologia - premette il presidente della Regione Christian Solinas -. La Sardegna è infatti la regione che presenta il più alto numero di nuovi casi di diabete di tipo 1 e si stima che nell’Isola i diabetici siano circa ottanta mila. Partendo sempre dai bisogni delle persone con diabete, in questi anni abbiamo messo in campo risorse importanti per garantire ai cittadini l’accesso alle tecnologie in grado di migliorare la qualità della vita e questo nuovo provvedimento conferma ancora una volta tutta la nostra attenzione verso questo delicatissimo tema».
A metà luglio l'approvazione delle nuove linee di indirizzo per la prescrizione e la gestione della terapia insulinica con microinfusori e con sistemi di monitoraggio continuo in età pediatrica e in età adulta e per la prescrizione di dispositivi medici per l’autocontrollo della glicemia a domicilio. Un provvedimento che, come sottolineano alla Regione, «supera le criticità e i limiti che non potevano più trovare risposta nelle vecchie linee».
A settembre la Centrale regionale di committenza ha aggiudicato gara per la fornitura dei dispositivi necessari per affrontare il diabete. Si tratta di microinfusori integrati con algoritmo, grado di regolare la somministrazione di insulina sulla base dei valori di glucosio e delle informazioni date dal paziente, e microinfusori associati-integrati con catetere. Unn sistema associato-integrato per l’infusione di insulina e il monitoraggio in continuo del glucosio.
«Le nuove tecnologie possono realmente fare la differenza nel migliorare la qualità della vita delle persone con il diabete ed è su questo che abbiamo concentrato i nostri sforzi - commenta l'assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu -. Siano questi strumenti per il monitoraggio flash o in continuo, sistemi integrati o altro, lavoriamo per mettere a disposizione dei diabetici sardi le tecnologie migliori».


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