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Agenas: lettera aperta a Beatrice Lorenzin

di Roberto Turno

Cara ministra Lorenzin,
so bene che i "cervelli in fuga" dall'Italia rappresentano per questo Governo una delle tante priorità da affrontare di petto. E so quanto anche Lei si è spesa su questi temi e quanta passione Le suscita il dramma dei giovani senza un futuro, perché senza un lavoro e senza prospettive di trovarlo.

Ecco, questa priorità, che anche il Suo premier ha posto in cima a tutto – rottamazione o meno – non riguarda soltanto i "cervelli" che se ne vanno dall'Italia o i nostri figli che non possono levarsi in volo perché nessuno offre loro occasioni per farsi valere e opportunità di occupazione, benché spesso solo modesta.

Credo però che Suo dovere primario in difesa del Ssn – quello che merita – sia anche di non perdere i "cervelli" meno giovani, ma sicuramente pensanti, trainanti. validi, senza gusto della poltrona e del potere.
Perché disperdere capitale umano, tanto più in un momento in cui Lei stessa dice che il «Patto per la salute» rappresenta l'occasione irripetibile per cambiare – "cambiar verso" direbbe il Suo premier – il Ssn? Cambiarlo per renderlo equo e sempre solidaristico, ma raddrizzandone le gambe storte che anche lunghi e scivolosi anni di federalismo all'italiana, hanno contribuito a far precipitare. tanto più nel bel mezzo del ciclone della crisi che sta tempestando l'Italia e gli italiani.

E allora, le domando: perché far regredire l'Agenas. che in questi anni ha profuso un impegno straordinario con una ricchezza intellettuale di conoscenze eccezionali? Un contributo tanto più prezioso proprio mentre Lei sta costruendo il «Patto», lo sta costruendo insieme alle Regioni e insieme a quei (tanti) "cervelli" che sono un patrimonio della Sanità pubblica. (r.tu.)