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Innovazione "made in Europe" per le valvulopatie

di Khalil Fattouch, Responsabile U.O. Chirurgia Cardio-Toraco-Vascolare Maria Eleonora Hospital Palermo

Le valvulopatie sono in netto aumento nel mondo occidentale in rapporto all'incremento dell'età media della popolazione. Le anomalie strutturali e funzionali delle valvole cardiache compromettono il normale funzionamento dell'intero organo cardiaco fino allo scompenso, con ripercussioni pesanti su qualità e aspettativa di vita dei pazienti.
La stenosi aortica è la patologia valvolare più comune. La sua incidenza aumenta progressivamente con l'aumentare dell'età ed è presente in quasi il 12-15% dei pazienti sopra i 75 anni.
Secondo gli ultimissimi dati Istat (settembre 2014), attualmente l'età media della popolazione italiana è di 78 anni per i soggetti di sesso maschile e di circa 82 anni per quelli di sesso femminile; si evince quindi la diffusione endemica di tale patologia nella prospettiva futura del nostro paese.
L'insufficienza mitralica, invece, è la seconda valvulopatia cardiaca più comune dopo la stenosi aortica. Essa rappresenta il 24% delle patologie valvolari ed è presente nel 7% della popolazione oltre i 75 anni.
Di queste malattie, di diagnosi e trattamento si è parlato al più importante convegno europeo sulle valvulopatie cardiache, l'EuroValve Congress, svoltosi quest'anno a Roma e che ha visto riuniti i migliori cardiologi e cardiochirurghi internazionali per condividere gli ultimi aggiornamenti in tema di fisiopatologia, diagnosi, trattamento tradizionale e mini-invasivo, con l'obiettivo di mettere a punto una piattaforma di dibattito e successivo sviluppo delle linee guida della Società Europea di Cardiologia e Cardiochirurgia.
Oggi l'innovazione tecnologica è sempre più sofisticata in tema di ricerca di nuove protesi valvolari di ultima generazione e device impiantabili in chirurgia mini-invasiva o con procedure percutanee, allo scopo di ridurre il trauma chirurgico sul paziente e migliorarne i risultati a breve e lungo termine. Per tale motivo è davvero importante che si sviluppi una piattaforma comune di discussione e confronto tra cardiologi e cardiochirurghi coinvolti nel trattamento delle valvulopatie, in modo da ottimizzare al massimo la cura dei pazienti con problemi alle valvole cardiache. L'Italia è stata scelta come sede di un congresso europeo che avrà una cadenza annuale in un campo in cui innovazione e ricerca sono elementi imprescindibili. Obiettivo di EuroValve è diventare la pietra miliare per la comunità scientifica mondiale.
Particolare attenzione è stata dedicata alle tecniche innovative di chirurgia mini-invasiva e ai risultati ottenuti in termini di efficacia, sicurezza e beneficio per i pazienti. Il trattamento innovativo chirurgico delle valvole cardiache oggi viene rappresentato proprio dalla chirurgia mini-invasiva che può essere applicata a molti interventi sulle valvole e permette un minor trauma per il paziente con un recupero funzionale molto rapido. Questi interventi vengono eseguiti in pochi Centri di Cardiochirurgia italiani ed europei, tra questi gli Ospedali di GVM Care & Research, in quanto vengono utilizzati strumenti specifici in sale operatorie dotate delle più moderne apparecchiature tecnologiche, che permettono attraverso l'introduzione di piccole telecamere sterili all'interno del torace di visualizzare in dettaglio su monitor Lcd le valvole cardiache da trattare. Tali interventi vengono eseguiti con piccole incisioni di circa 4 cm sul torace destro del paziente che, nel caso dei soggetti di sesso maschile è poco visibile, mentre nella donna viene eseguito sotto il solco della mammella senza lasciare tracce evidenti dopo l'operazione. Oltre al fatto estetico, che ha un impatto psicologico importante sul paziente, essi provocano un minor trauma chirurgico, che si traduce in migliori risultati postoperatori e in una maggiore e veloce ripresa del paziente. Studi multipli a livello internazionale hanno dimostrato la superiorità di tali tecniche rispetto alla chirurgia tradizionale. È quindi fondamentale la divulgazione di questi approcci per un utilizzo su larga scala.
Durante il convegno, il presidente uscente della Società Europea di Cardiologia, Alec Vahanian, ha illustrato lo stato dell'arte sulla sostituzione valvolare aortica per via transcatetere. Tale metodica permette in un gruppo di pazienti ad alto rischio chirurgico di sostituire la valvola aortica senza intervento tradizionale, ma con un accesso transapicale o dall'arteria femorale, e quindi con un rischio minore di complicanze e un tempo di guarigione più veloce. Sono state, inoltre, presentate le ultime valvole aortiche presenti in commercio che non necessitano di suture e che vengono utilizzate per gli approcci mininvasivi per ridurre il tempo chirurgico e quindi migliorare il risultato degli interventi.
Sono stati discussi gli ultimi risultati della chirurgia mitralica riparativa percutanea con MitraClip, e transapicale con Neochord, che consiste nell'applicazione di neo-chordae in gore-tex attraverso l'apice del cuore. Infine, Patrizio Lancellotti, presidente della Società Europea di Ecocardiografia, e José Luis Zamorano, Chairperson della Commissione per le linee guida della Società Europea di Cardiologia, hanno presentato le ultime novità nel campo della diagnostica per immagini quali l'utilizzo dell'ecocardiografia tridimensionale e le novità delle linee guida europee sulle valvulopatie.