Dal Governo

Enti vigilati e Croce rossa: gli schemi di Dlgs al Consiglio dei ministri

A quattro giorni dalla scadenza della delega (il 30 giugno) approda a Palazzo Chigi - dopo il primo via libera di inizio maggio e senza aver del tutto finito la raccolta dei pareri consultivi: la commissione Affari sociali della camera ha dato il suo parere con alcuni ritocchi solo ieri, lunedì 25 giugno - lo schema di Dlgs per il riordino degli enti vigilati del ministero della Salute.


Il riordino riguarda quattro enti vigilati: Lega contro i tumori, Agenas, Izs e Istituti superiore di Sanità e "sostituisce" quello a cui il via libera era stato dato a fine settembre 2011 (v. Il Sole-24 Ore Sanità n. 36/2011), ma che non ha mai visto la luce bloccato dai pareri negativi in Parlamento. La nuova delega ormai in scadenza è stata prevista grazie al rinvio di quella orginaria, scaduta a novembre 2011 con il milleproroghe 2012.
Come per la versione precedente, le parole d'ordine sono semplificazione e razionalizzazione.


La semplificazione e lo snellimento dell'organizzazione e della struttura amministrativa degli enti prevede l'adeguamento ai principi di efficacia, efficienza ed economicità dell'attività amministrativa e all'organizzazione del ministero. La razionalizzazione e l'ottimizzazione riguardano invece le spese e i costi di funzionamento dell'organizzazione e della struttura amministrativa degli enti.


Per tutti e quattro gli enti è prevista la riorganizzazione degli uffici di livello dirigenziale generale e non generale, con una riduzione non inferiore al 10% per i primi e 5% per i secondi, oltre alla eliminazione delle duplicazioni organizzative esistenti. La gestione del personale e dei servizi comuni dovrà diventare unitaria anche grazie a strumenti di innovazione amministrativa e tecnologica.


È poi prevista la riorganizzazione degli uffici con funzioni ispettive e di controllo e la riduzione degli organismi di analisi, consulenza e studio di elevata specializzazione e la riduzione delle dotazioni organiche per assicurare che il personale utilizzato per funzioni di supporto non vada oltre il 15% delle risorse umane complessive.
Il ministero poi potrà emanare indirizzi e direttive nei confronti degli enti.
Oltre gli aspetti comuni, nel caso dell'Istituto superiore di Sanità la novità maggiore è quella della previsione di uno statuto che sarà il documento fondamentale dell'Iss, rafforzandone l'autonomia. In campo anche l'ottimizzazione della distribuzione e utilizzazione delle risorse umane e strumentali, con limiti all'istituzione di uffici dirigenziali e accorpando se possibile, funzioni e personale.


Altro schema di Dlgs che invece approda per la prima volta a Palazzo Chigi è quello sul riordino della Croce rossa italiana. Anche in questo caso esisteva una versione precedente del testo messa a punto durante il Governo Berlsusconi, ma che non ha mai visto la luce e avviato l'iter.
Rispetto a quella versione le accuse dei sindacati al nuovo testo sono di voler privatizzare il personale di ruolo, civile e militare, messo in mobilità e i contratti dei precari messi in scadenza a fine 2013.
Lo schema prevede che il commissariamento duri fino al 31 dicembre 2013, ed entro quella data dovrebbe esserci l'elezione di presidenti regionali, provinciali e locali, di un presidente e due vice.
La Cri sarà divisa in un'Associazione e in un Ente. Dal 2014 l'Associazione della Croce rossa italiana sarà privata e di interesse pubblico, sottoposta alle disposizioni della legge sul volontariato ed erediterà le funzioni svolte dai volontari di Croce rossa, potrà stipulare convenzioni, accedere a fondi per il volontariato e alle risorse del cinque per mille.


L'Ente di pronto intervento umanitario con funzioni di supporto tecnico-logistico all'Associazione inveve opererà come intestatario di beni e personale a disposizione dell'Associazione. Dovrà gestire il patrimonio per ripianare i debiti, e sarà guidato da un amministratore straordinario, un comitato consultivo e un collegio dei revisori dei conti che dureranno fino al 31 dicembre 2016. Dall'1 gennaio 2017 l'Ente sarà soppresso e messo in liquidazione, mentre all'Associazione sono trasferite tutte le funzioni esercitate dalla Cri "ente pubblico".
Per quanto riguarda gli operatori, il corpo militare sarà costituito solo da personale volontario in congedo, utilizzabile con la funzione ausiliaria delle forze armate, insieme al corpo delle infermiere volontarie. Il personale in servizio nel il corpo militare sarà posto in un ruolo a esaurimento nell'ambito del personale civile con l'equiparazione dei livelli di inquadramento.


Per il restante personale invece entro marzo 2014 Ente e Associazione ne stabiliranno il fabbisogno a tempo indeterminato e i prescelti potranno decidere se restare presso l'Ente o l'Associazione. Chi sarà in eccedenza dall'Ente avrà contratti di solidarietà e mobilità e potrà essere assunto da altre amministrazioni. I contratti a tempo determinato durano fino al 31 dicembre 2013.