Dal Governo

Varata la riforma della Croce rossa. Il testo in anteprima

Un Consiglio dei ministri lampo, durato poco più di un'ora ha varato la riorganizzazione della Croce rossa italiana (nei documenti correlati il testo del decreto legislativo che il Sole24Ore Sanità è in grado di anticipare). E ha deciso di impugnare 8 leggi regionali, tra cui quella ligure sull'uso terapeutico della cannabis.
«La riorganizzazione dell'ente - dice il comunicato finale di Palazzo Chigi - mira a valorizzare l'attività dei volontari della CRI, garantire all'ente maggiore autonomia e indipendenza, consolidare le risorse umane, risanarne la gestione e acquisire ulteriori risorse finanziarie attraverso
l'attività dell'Associazione». Il riordino aveva sollevato, nel giugno scorso, le proteste dei sindacati, contrari alla "privatizzazione" dell'associazione, dietro la quale - avevano tuonato - «si nasconde una mercenaria operazione volta a fare cassa sulla salute dei cittadini riducendo il livello delle prestazioni e affidando alla buona volontá dei privati il pieno proseguimento delle attività svolte fino ad oggi»

La priorità degli oepratori della Cri è infatti quella di salvare i posti di lavoro. Per questo, armati di bandiere e fischietti e sfidando la pioggia, i lavoratori della Croce Rossa della Cisl Fp sono scesi in piazza, davanti a
Montecitorio, protestando contro il decreto di riordino della Cri appena approvato dal Consiglio dei ministri.
Il nodo della vicenda é la tutela dei lavoratori, 4 mila in tutto, mille militari e circa 3.000 civili, di cui la metà privati, legati alle convenzioni. A spiegare la situazione é Daniela Volpato, il segretario della Cisl Fp, dopo aver parlato, durante il sit-in, con il relatore del provvedimento in Commissione Bilancio della Camera, Marco Marsilio (PdL) che, giusto ieri, aveva nvitato il governo "a tenere conto dei pareri resi dalle Commissioni arlamentari per tutelare i lavoratori e salvaguardare il Corpo militare" ricordando che "nella bozza sottoposta alle Camere il 'riordinò della Cri prevedeva migliaia di licenziamenti e lo scioglimento del Corpo militare: una prospettiva assolutamente inaccettabile".
Marsilio, dice Volpato, "ha rafforzato la posizione già espressa nella Commissione sul fronte dell'occupazione, ora sta al Governo. Noi abbiamo chiesto di essere ricevuti dalla presidenza del Consiglio, vogliamo che si apra un tavolo, come per gli altri dipendenti della pubblica
amministrazione, per valutare mobilità, prepensionamenti o ompensazioni in altre amministrazioni".
Le questioni da affrontare sono due: "Avere certezze sui precari fino al 2015, durante la fase transitoria del riordino. E poi il nodo legato alla nuova società privata, a partire dal 2015, che non sarà obbligata a tenere tutti. Da Balduzzi purtroppo non abbiamo avuto garanzie e non sappiamo cosa conterrà questo decreto".

Positivo il commento del segretario del Pd, Pier Luigi Bersani: "Dopo il parere approvato a larghissima maggioranza dal Parlamento- sottolinea - il governo ha finalmente varato il decreto legislativo per la riforma della Croce Rossa Italiana. Ci auguriamo che, anche bruciando le tappe, si proceda al più presto possibile all'attuazione di questo provvedimento per onorare l'impegno dei dipendenti e delle migliaia di volontari".

Nell'ambito dello stesso Consiglio dei ministri Il Governo, infine, su proposta del ministro degli Affari regionali, ha deliberato l'impugnativa davanti alla Corte Costituzionale della legge Regione Liguria n. 26 del 3 agosto 2012 che riguarda le «modalità di erogazione dei farmaci e delle preparazioni galeniche a base di cannabinoidi per finalità terapeutiche», in quanto contiene - si legge nel comunicato del Cdm - alcune disposizioni in contrasto con le norme statali di principio in materia di tutela della salute.