Dal Governo

Enrico Bondi commissario alla sanità del Lazio al posto di Renata Polverini

Primo effetto del decreto legge sui costi della politica (VEDI ).

Il Consiglio di ministri di oggi su proposta del ministro dell'Economia e delle finanze e del ministro della Salute, il commissario Enrico Bondi è stato nominato Commissario ad acta per la sanità nel Lazio in sostituzione del presidente Renata Polverini, dimissionaria dalla carica, di presidente della Regione ai sensi dell'articolo 2 del recente decreto legge n. 174 sui costi della politica nelle Regioni e sul pre-dissesto dei Comuni.

«Il decreto sui costi della politica negli enti territoriali - ha spiegato Mario Monti al termine del Consiglio dei ministri - che stabilisce tra l'altro che chi lascia la carica di presidente di una Regione e sia anche commissario ad acta per la sanità in quella Regione, decade da commissario. E' il caso della regione lazio, dove a seguito delle dimissioni la presidente Polverini lascia anche la posizione di commissario».

Super commissario per la spending review, il compito attuale di Bondi è quello a livello nazionale di garantire una rapida esecuzione al programma di revisione della spesa. E ora svolgerà il suo compito direttamente sulla spesa della Regione Lazio, la più indebitata tra le Regioni con piano di reintro a livello nazionale con oltre 14 miliardi di debiti accumulati dal 2001 al 2011 e numerose bocciature sull'attuazione delle norme di risparmio.

«Consegniamo al Commissario Bondi una sanità sulla via della guarigione con un disavanzo ridotto a 600 milioni che è circa un terzo di quello che abbiamo ereditato dalla Giunta Montino-Marrazzo», ha dichiarato Renata Polverini dopo la nomina di Bondi.

«In due anni e mezzo - aggiunge - siamo infatti passati dai 1,5 miliardi di deficit del 2010 ai 610 milioni previsti per il 2012, in base alle stime avallate dalla società di revisione del Governo, grazie alla riduzione dei costi e alla razionalizzazione della rete ospedaliera. Abbiamo anche trovato, grazie ai controlli introdotti, un ulteriore buco di bilancio di 1,5 miliardi che abbiamo coperto nonostante i continui tagli delle varie manovre governative che hanno inciso, ovviamente, anche sulla sanità».

«Per la prima volta nella storia della regione Lazio – sottolinea Polverini - la gestione della sanità si è chiusa, nell'anno 2011, in equilibrio finanziario. Alcune misure di contenimento della spesa sono ora possibili proprio grazie alle norme scaturite dal confronto con il Commissario Bondi che abbiamo avuto prima dell'estate e che sono state poi recepite nel decreto sulla cosiddetta spending review. Anche per questa collaborazione, già sperimentata, siamo lieti che la scelta del Governo sia ricaduta su una personalità in grado di affrontare una situazione certamente difficile e complessa con capacità e determinazione non inferiore a quella applicata sino ad oggi. Certamente ci sono questioni aperte e dolorose che riguardano strutture sia pubbliche che, soprattutto, private, ma sono convinta che questa volta il Governo non esiterà a mettere in campo tutte le risorse necessarie, sia dal punto di vista normativo che economico, per affrontarle e risolverle».

Questo il risultato dell'ultima riunione (luglio) al tavolo tecnico per il monitoraggio della spesa sanitaria.

LAZIO, RIUNIONE DEL 24 LUGLIO 2012
La Regione, a consuntivo 2011, presenta un risultato di esercizio per l'anno 2011 di 109,395 mln di euro, considerate le coperture preordinate a valere sulla leva fiscale, pari a 792,260 mln di euro. Tavolo e Comitato, tuttavia, hanno rilevato che tale risultato di gestione non tiene in considerazione gli ulteriori elementi di rischio emersi dalla gestione 2011 e non quantificati dalla Regione.
Con riguardo alla definizione dei Programmi Operativi 2011- 2012, Tavolo e Comitato hanno sottolineato il mancato aggiornamento del Programma Operativo per il 2012 secondo le indicazioni dei Ministeri affiancanti.
Il complessivo processo di riorganizzazione della rete ospedaliera, di cui al DCA 80/2010, ha subito numerose modifiche rispetto alle quali i Ministeri affiancanti hanno richiesto correzioni e integrazioni. Tavolo e Comitato hanno chiesto alla Regione un provvedimento ricognitivo che tenga conto delle numerose osservazioni ministeriali. In relazione alla realizzazione del nuovo Ospedale dei Castelli, le risposte fornite sulle criticità evidenziate non appaiono ancora esaustive.
Tavolo e Comitato hanno evidenziato il persistere di ritardi nel processo di accreditamento istituzionale, nonché criticità nel percorso individuato e posto in essere dalla regione. Hanno rilevato, altresì, il ritardo con cui la struttura commissariale sta procedendo a definire i rapporti con gli erogatori privati per l'anno 2012. In relazione ad alcuni accordi/contratti siglati nel 2011 hanno sottolineato come le criticità evidenziate dai Ministeri affiancanti e dai Tavoli, al momento non ancora superate, poiché in diversi casi investono aspetti strutturali dell'offerta, potrebbero ripercuotersi sulla gestione dell'anno 2012. A proposito del Policlinico Agostino Gemelli confermano la mancata sottoscrizione del contratto per l'anno 2011.
In relazione alla gestione del personale, con particolare riferimento alle richieste di deroghe al blocco del turn-over, è stata sottolineata la mancanza di un documento programmatico complessivo che esprima nel dettaglio la necessità di garantire i Lea.
Tavolo e Comitato, infine, hanno valutato ancora non sufficiente la documentazione trasmessa ai fini della valutazione degli adempimenti 2010 e 2011 con particolare riferimento al monitoraggio dell'attuazione del progetto tessera sanitaria per l'anno 2011.
Alla luce delle risultanze della riunione, si è ritenuto non possibile procedere ad erogare le spettanze residue fino a quando la struttura commissariale non porrà in essere tutte le iniziative al fine di dare concreta e puntuale attuazione a quanto evidenziato nella riunione.