Dal Governo

Il riparto 2012 rischia la mancata intesa

Niente intesa ancora sulla proposta di riparto 2012 che il ministero della Salute ha inviato la scorsa settimana alle Regioni.

La proposta, già rinviata la scorsa settimana per il no preliminare di Calabria e Puglia legato al fatto che la Salute non ha tenuto in considerazione la richiesta delle Regioni di tagliare i 900 milioni previsti dalla spending review a metà sul fondo indistinto regionale e sugli obiettivi di piano nazionali, è stata respinta ieri sempre da Calabria e Puglia a cui si è aggiunto anche il no del Friuli Venezia Giulia.

La mancata intesa farebbe scattare i trenta giorni di legge dopo i quali lo schema della Salute verrà approvato d'ufficio. E per questo gli assessori stanno cercando una soluzione mediata che metta le Regioni in dissenso nella condizione di accettare l'accordo. Ma la parola finale spetterà sempre ai governatori.


La proposta del ministero - già anticipata in esclusiva su questo sito - indica la rimodulazione dei 900 milioni in meno per quest'anno previsti dalla legge 135 riducendo di 882 milioni la quota indistinta secondo il criterio della proporzionalità di accesso delle singole Regioni al finanziamento in base all'accordo di febbraio 2012. Altri 15 milioni sono tagliati dagli obiettivi di Psn (ma le Regioni chiedevano fosse fatta metà per uno), in questo caso secondo il criterio della proporzionalità della quota capitaria. Infine, 3 milioni sarebbero tolti ai fondi da dedicare agli Izs.

Per quanto riguarda le somme vincolate, invece, il ministero ha inviato alle Regioni un'altra proposta di riparto (si veda tabella in basso), che oltre alla distinzione tra linee progettuali già avviate e nuove prevede nello schema di intesa un riparto immediato a titolo di acconto del 70% delle somme previste per ogni singolo obiettivo e l'assegnazione del restante 30% a 60 giorni dalla stipula dell'accordo per le Regioni che avranno presentato a quella data specifici progetti in base agli indirizzi forniti ciascuno con le indicazioni degli obiettivi quantitativi e qualitativi da raggiungere, dei tempi entro cui sono raggiungibili, dei costi relativi e degli indicatori (preferibilmente numerici) per misurare la validità dell'intervento proposto.