Dal Governo

Monti: «La sanità pubblica è chiamata a ripensarsi in vista di una rimodulazione e di un adattamento per l'aumento dell'età»

Invecchiare «non é più un traguardo di pochi» e questo in Italia anche grazie «alla sanità pubblica che ha dato un grande contributo. Ora, proprio in virtù di questo grande successo, la sanità pubblica é chiamata a ripensarsi in vista di una rimodulazione e di un adattamento di cui abbiamo bisogno. Dobbiamo imparare a gestire il divenire del processo demografico in corso in maniera più efficiente». A dirlo è stato il presidente del Consiglio, Mario Monti, intervendo alla chiusura dell'anno europeo dell'invecchiamento attivo.

«Quando vedo il 2012 anno europeo dell'invecchiamento attivo - ha spiegato Monti nel corso del suo intervento - penso che anche io ho dato, quest'anno, una piccola testimonianza di invecchiamento attivo, molto attivo. Credetemi. Penso, anche, che a chiedermi di dare questa testimonianza é stata un'altissima personalità, il rappresentante stesso dell'invecchiamento attivo a totale vantaggio dell'interesse del Paese», ha aggiunto Monti con un chiaro riferimento al presidente della Repubblica.

Invecchiare, ha sottolineato Monti, «viene troppo spesso percepito come una diminutio, una sconfitta e invece é una grande vittoria, non più un traguardo di pochi». Secondo il Premier, «siamo tutti chiamati a invecchiare attivamente» e occorre puntare a coniugare saperi e attività di anziani e giovani, «affinché tanto le eredità, cioé gli anziani, quanto le giovani promesse, cioé i giovani, siano i pilastri di un'Italia nuova, più coesa, più attiva in tutti i suoi membri».