Dal Governo

Napolitano: Ssn ci ha reso uno dei Paesi più avanzati, non regredire

Il Servizio sanitario pubblico ha reso l'Italia "uno dei paesi più avanzati" in questo Settore. Ora però "bisogna non regredire, né abbandonare quella scelta che è un titolo di civiltà per il nostro paese. Ma bisogna saper intervenire in modo puntuale, con grande attenzione selettiva", nel riformare la sanità pubblica. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, parlando oggi al ministero della Salute, nel corso della presentazione della Relazione sullo stato sanitario del Paese.
Mapolitano ha ricordato che la spending review, che ha interessato anche il sistema sanitario, nello stabilire comunque un risparmio di spesa prefissato al di là delle misure effettivamente prese, fa nascere «molte difficoltà, molte tensioni e anche errori», ma bisogna proseguire su questa strada con provvedimenti di «innovazione e razionalizzazione del sistema».
Il Capo dello Stato ha detto di ritenere che la prospettiva debba essere quella di "proseguire nel prossimo futuro secondo quella visione di selezione attenta degli interventi di riduzione e contenimento della spesa, attraverso provvedimenti che siano davvero di innovazione e razionalizzazione del sistema, senza nulla togliere alla sua logica ispiratrice e ai diritti che abbiamo riconosciuto via via a tutti i cittadini".
Per Napolitano però bisogna chiedere, "anche in ragione della loro capacità effettiva di reddito, ai cittadini che sono in condizione di dare maggiori contributi, di darli anche al finanziamento di un sistema sanitario pubblico, ma in larga misura fondato anche sul privato, che deve sottostare a regole più severe e controlli più oculati di quanto si sia fatto per lungo tempo".
Napolitano ha raccontato che quando Renato Balduzzi divenne ministro gli chiese se riteneva che il sistema sanitario nazionale fosse compatibile con le mutate condizioni finanziarie ed economiche del Paese e «la risposta fu netta e semplice: 'Sì, a condizione che...', ci sia capacità di innovazione e razionalizzazione. Il disegno del Sistema sanitario nazionale - ha detto il Capo dello Stato - è andato anche al di là del dettato costituzionale che all'art.32 dice di 'prestare cure gratuite agli
indigentì, facendo del nostro uno dei Paesi più avanzati da questo punto di vista: bisogna non regredire, non abbandonare questa scelta che é titolo di civiltà per il nostro Paese».
Il Presidente della Repubblica ribadisce però che sulla spesa «bisogna effettivamente saper intervenire in modo puntuale con grande attenzione selettiva: la filosofia e la logica della spending review dovrebbe essere quella di modificare meccanismi e strutture che generano una spesa abnorme, non sostenibile e talvolta provocano anche degenerazioni e perfino degenerazioni corruttive. Bisogna poi valutare seriamente i risparmi di spesa che discendono da queste modifiche strutturali".

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