Dal Governo

Regioni: nuovo Patto per la salute si, ma solo se ci sono le risorse

I presidenti delle Regioni ribadiscono l'insostenibilità del Servizio sanitario nazionale dopo gli interventi delle ultime manovre finanziarie e della spending review. I tagli rischiano infatti di mettere a repentaglio l'erogazione di prestazioni fondamentali per i cittadini e per la tutela del diritto alla salute.

Questa la conclusione a cui sono giunti i governatori nella conferenza monotematica di oggi sulla sanità in cui sono stati anche esaminati i nuovi standard ospedalieri(VEDI) .

Le Regioni sottolineano in un comunicato la necessità di arrivare comunque a un nuovo Patto per la salute per gli anni 2013-15, strumento fondamentale per un efficace governo della spesa pubblica, come dimostrato dai risultati ottenuti negli ultimi anni.

Ma senza la soluzione delle questioni relative alle risorse finanziarie necessarie per l'erogazione dei livelli essenziali di assistenza «non solo non sarebbe possibile sottoscrivere il Patto, come abbiamo sempre detto - spiegano i governatori - ma si aprirebbe una situazione di grave e insostenibile incertezza».

Sotto questo profilo secondo le Regioni nella legge di stabilità devono essere ricercate le condizioni minime che consentano, attraverso innovazione e riqualificazione dei servizi sanitari, la tenuta del sistema».

La Conferenza delle Regioni ha ribadito poi la necessità e l'urgenza di arrivare ad uno sblocco degli investimenti previsti e già concordati per le strutture sanitarie.

Per questi motivi le Regioni fanno appello al Governo e al Parlamento perché siano accolti gli emendamenti presentati e illustrati nel corso dei recenti incontri con i capigruppo al Senato. Proposte che consentirebbero di ricostruire le condizioni minime per aprire una nuova fase, creando i presupposti che portino davvero a un nuovo Patto per la salute.