Dal Governo

Edlizia sanitaria: sblocco per un miliardo di risorse a otto Regioni

Lo Stato assegnerà 989 milioni alle Regioni più altri 90 per l'adeguamento alla normativa antincendio. In tutto circa 1,07 miliardi e non gli 1,5 previsti in partenza.

È solo una revisione quella operata con la ri-presentazione e l'approvazione degli accordi di programma per l'edilizia sanitaria - oggi in Stato-Regioni - di otto Regioni: Lombardia, Valle d'Aosta, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Toscana, Veneto, Umbria ed Emilia Romagna, necessaria però allo sblocco delle risorse "ridotte" dai tagli delle manovre, sui quali sono stati accantonati (secondo la legge 135/2012) la quota da destinare all'adeguamento alla normativa antincendio con la «riallocazione» della quota residua e un «abbattimento lineare sul valore complessivo di ciascuno degli accordi» delle otto Regioni.

I nuovi accordi rivisti per il 2013, sono alla Stato-Regioni di oggi, tutti con l'intesa già "in tasca" dopo il via libera incassato già nei giorni scorsi anche dalla Ragioneria generale dello Stato.

Obiettivo degli accordi è soprattutto la riqualificazione della rete ospedaliera e il riequilibrio territoriale con la sostituzione di posti letto esistenti, la riorganizzazione di ospedali esistenti e l'adeguamento normativo ai requisiti minimi. L'impegno sottoscritto dfalle Regioni è per il completamento della razionalizzazione e la riqualificazione della rete ospedaliera attraverso l'adeguamento delle strutture e delle tecnologie alla normativa in materia di requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi.

Ogni Accordo di programma integrativo è costituito numerosi interventi illustrati in dettaglio nelle schede tecniche allegate. In tutto sono 163 (Veneto 19, Valle d'Aosta 1, Umbria 22, Toscana 28, Lombardia 37, Liguria 1, Friuli Venezia Giulia 3, Emilia Romagna 52) e hanno come indicazioni svariate tipologia di intervento che vanno dall'ammodernamento strutturale al potenziamento e ammodernamento del parco tecnologico biomedicale, dalla razionalizzazione della rete ospedaliera al potenziamento e sviluppo della rete del settore materno-infantile con particolare riferimento alla salute della donna e del bambino, dal miglioramento dell'umanizzazione al comfort alberghiero.

Assegnati anche 90 milioni per l'adeguamento alla normativa antincedi per gli ospedali. Le risorse derivano - come prescritto dalla legge 189/2012, il decretone Balduzzi - dalle somme non spese per l'edilizia sanitaria. Ma in questo caso in realtà sono quota parte delle assegnazioni "ridotte" (a un m,iliardo da 1,5 circa a carico dello Stato) appena sbloccate per otto Regioni. Il meccanismo di riparto è per quota capitaria in base alla popolazione pesata 2011 e le Regioni entro sei mesi dall'entrata in vigore del decreto del ministro dell'Interno prevsito al decretone, devono presentare uno specifico programma di utilizzo delle risorse assegnate.