Dal Governo

Nuovo Isee, appello della Cisl al ministero del Welfare per un'approvazione rapida del provvedimento

«La Cisl ritiene importante che il decreto di riforma dell'Isee prosegua il suo iter per l'approvazione definitiva». Così si legge nella lettera inviata dal segretario confederale Cisl, Pietro Cerrito al ministro del Welfare Elsa Fornero e al sottosegretario Maria Cecilia Guerra sul provvedimento frutto di un intenso e positivo percorso di confronto con le parti sociali, «che ha permesso di raggiungere un equilibrio favorevole alle famiglie in condizioni di maggior bisogno - prosegue Cerrito - e in grado di evitare gli abusi, esigenze queste accentuate dalla persistente crisi».

Il percorso di approvazione del nuovo Dpcm si è interrotto poco prima delle elezioni politiche, con un rinvio a data da destinarsi da parte del Consiglio dei ministri dopo che il più sembrava ormai fatto: la lunga fase di concertazione che aveva portato alla condivisione del testo con parti sociali, associazioni e Comuni, l'altolà a dicembre scorso da parte della Corte costituzionale che in quanto Livello essenziale di assistenza ne aveva imposto il passaggio in Conferenza Stato-Regioni, la mancata Intesa per l'opposizione della Lombardia e, appunto, il passaggio in Cdm, osteggiato da più di un ministro. Da qui lo stallo, da cui secondo la Cisl sarebbe opportuno uscire rapidamente.

«Il nuovo indicatore, che gradua i benefici in ragione della effettiva e veritiera situazione economica e sociale - si legge ancora nella lettera inviata a Formero e Guerra - favorisce l'introduzione di un criterio di razionalizzazione nella spesa sociale alternativo alla logica, fino a ora praticata, dei tagli lineari e che ha creato acuti disagi sociali. Non solo, ma permette di superare un contenzioso giudiziario che rende incerti i diritti delle famiglie e instabile la programmazione e la gestione servizi sociali da parte delle pubbliche amministrazioni. Auspichiamo quindi - conclude Cerrito - che, oltre le posizioni ideologiche, si possa rapidamente giungere alla sua applicazione su tutto il territorio nazionale in linea con una riforma del nostro sistema di welfare che garantisca alle famiglie universalismo ed equità».