Dal Governo

Sport e defibrillatori: pronte le regole Sport-Salute

Fissate le regole per la certificazione dell'attività sportiva non agonistica e amatoriale e le linee guida sulla dotazione di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri salvavita in tutte le società sportive: le misure sono contenute nel decreto appera emanato dal ministro della Salute, Renato Balduzzi, di concerto con il ministro per lo Sport, Piero Gnudi, come previsto dalla legge «Balduzzi» (L. 189/2012).


«Un maggior rigore nelle visite di controllo e nella certificazione medica e la presenza obbligatoria negli impianti sportivi dei defibrillatori e di operatori formati è una garanzia importante proprio per tutti quelli che amano fare sport e che hanno diritto a poterlo fare in sicurezza anche se non si tratta di attività agonistica», commenta soddisfatto Balduzzi, convinto che il decreto si inserisca perfettamente nel quadro del grande impegno del Ssn sul tema della prevenzione: «Spero che questo lavoro possa servire da ulteriore incentivo alla pratica sportiva - conclude il ministro - perché combattere la sedentarietà significa combattere contro tante malattie croniche ancora troppo diffuse tra gli italiani».

Il testo raccoglie le indicazioni del gruppo di lavoro istituito dal ministro nel febbraio scorso e del corrispondente gruppo di lavoro del Consiglio superiore di sanità, fissando in primo luogo le regole relative ai controlli medici periodici indicati per i soggetti non tesserati alle Federazioni sportive nazionali, alle discipline associate, agli Enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni, che praticano attività amatoriale, ovvero non regolamentata da organismi sportivi e non occasionale.

In particolare, gli uomini fino a 55 anni e le donne fino ai 65, senza evidenti patologie e fattori di rischio, potranno essere visitati da un qualunque medico abilitato alla professione e il certificato avrà valenza biennale; i soggetti che riportano almeno due delle seguenti condizioni (età superiore ai 55 anni per gli uomini e ai 65 per le donne, ipertensione arteriosa, elevata pressione arteriosa differenziale nell'anziano, l'essere fumatori, ipercolesteloremia, ipertrigliceridemia, glicemia alterata a digiuno o ridotta tolleranza ai carboidrati o diabete di tipo II compensato, obesità addominale, familiarità per patologie cardiovascolari, altri fattori di rischio a giudizio del medico) dovranno essere visitati necessariamente da un medico di medicina generale, un pediatra di libera scelta o un medico dello sport, che dovranno effettuale un elettrocardiogramma a riposo ed eventualmente altri esami necessario secondo il giudizio clinico: il certificato avrà validità annuale; i soggetti con patologie croniche conclamate diagnosticate dovranno ricorrere a un medico di medicina generale, un pediatra di libera scelta, un medico dello sport o allo specialista di branca, che effettuerà esami e consulenze specifiche e rilascerà a proprio giudizio un certificato annuale o a valenza anche inferiore. Il certificato andrà esibito all'atto di iscrizione o di avvio delle attività all'incaricato della struttura o del luogo dove si svolge l'attività.

Non saranno tenuti all'obbligo della certificazione le persone che svolgono attività amatoriale occasionale o saltuario, chi la svolge in forma autonoma e al di fuori di contesti organizzati, i praticanti di alcune attività con ridotto impegno cardiovascolare, come le bocce (escluse le bocce in volo), biliardo, golf, pesca sportiva di superficie, caccia sportiva, sport di tiro, ginnastica per anziani, "gruppi cammino", e chi pratica attività ricreative come ballo o giochi da tavolo. A tutte queste persone è comunque raccomandato un controllo medico prima dell'avvio dell'attività.

I ragazzi che svolgono attività fisico-sportive organizzate dalle scuole nell'ambito delle attività parascolastiche, i partecipanti ai giochi sportivi studenteschi nelle fasi precedenti a quella nazionale e le persone che svolgono attività organizzate dal Coni o da società affiliate alle Federazioni o agli Enti di promozione sportiva che non siano considerati atleti agonisti devono sottoporsi a un controllo medico annuale effettuato da un medico di medicina generale, un pediatra di libera scelta o un medico dello sport. La visita dovrà prevedere la misurazione della pressione arteriosa e un elettrocardiogramma a riposo. Regole più stringenti sono previste per chi partecipa ad attività ad elevato impegno cardiovascolare come manifestazioni podistiche oltre i 20 km o le gran fondo di ciclismo, nuoto o sci: in questo caso verranno effettuati accertamenti supplementari.

Le società sportive dilettantistiche e quelle sportive professionistiche dovranno dotarsi di defibrillatori semiautomatici. Sono escluse le società dilettantistiche che svolgono attività a ridotto impegno cardiocircolatorio. Le società dilettantistiche hanno 30 mesi di tempo per adeguarsi, quelle professionistiche 6. Gli oneri sono a carico delle società, ma queste possono associarsi se operano nello stesso impianto sportivo, oppure possono accordarsi con i gestori degli impianti perché siano questi a farsene carico. Il decreto ministeriale contiene linee guida dettagliate sulla dotazione e l'utilizzo dei defibrillatori. Dovrà essere presente personale formato e pronto a intervenire e il defibrillatore deve essere facilmente accessibile, adeguatamente segnalato e sempre perfettamente funzionante. I corsi di formazione sono effettuati dai Centri di formazione accreditati dalle singole Regioni. Il decreto prevede infine l'attuazione da parte dei ministeri della Salute e dello Sport e del Coni di campagne annuali di comunicazione sullo sport in sicurezza con la collaborazione delle società scientifiche di settore.