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Infezione da coronavirus e da virus A(H7N9): le indicazioni della Salute su epidemiologia e prevenzione

Sono pubblicate sul sito del minisero della Salute due circolari contenenti i criteri e le modalità di segnalazione dei casi di «infezione da nuovo coranvirus» e di un nuovo virus influenzale riassortante A(H7N9).

Coronavirus. «Dal settembre 2012 al 14 maggio 2013 - spiega la circolare, sono stati segnalati all'Oms, 38 casi confermati in laboratorio di infezione umana da nuovo coranavirus (nCov) di cui 20 deceduti». Nessun caso in Italia. «Vista l'esperienza acquisita con l'epidemia Sars del 2002-2003, l'Oms ha affermato che la diffusione di questo nuovo coronavirus, in grado di causare una severa forma di malattia, crea qualche preoccupazione. Tuttavia - spiega la circolare - anche se questo nuovo coronavirus é geneticamente correlato al coronavirus della Sars, i due virus sono diversi. Sulla base delle informazioni attuali, infatti, sembra che il nuovo coronavirus, a differenza del virus della Sars, non si possa trasmettere facilmente tra le persone».

La circolare precisa che devono essere segnalate alle autorità sanitarie competenti «le persone con sintomi di infezione acuta delle vie respiratorie, che può includere febbre alta (oltre 38 gradi) tosse e malattia del parenchima polmonare (polmonite o sindrome da disress respiratorio acuto), basta su evidenza radiologica, clinica o istopatologica». Si raccomanda inoltre, di prestare attenzione a chiunque abbia «prestato cura al paziente (operatore sanitario o familiare) o che abbia avuto contatti fisici con il caso, sia stato nello stesso luogo (abbia convissuto o abbia visitato) di un caso probabile o confermato quando il caso era sintomatico».

Virus A(H7N9). Il 31 marzo 2013, le autorità sanitarie cinesi hanno annunciato l'identificazione di un nuovo virus influenzale riassortante A(H7N9), isolato da 3 casi, epidemiologicamente non correlati, di malattia respiratoria severa nella Cina occidentale. Il Centro per il Controllo delle Malattie (CDC) cinese ha sequenziato il virus ed evidenziato la sua origine aviaria.

Fino al 13 maggio 2013, sono stati segnalati all'Oms 132 casi confermati di infezione umana da virus A(H7N9), con 33 decessi. «Da segnalare che, si legge nella circolare, nel mese di maggio, si è finora assistito ad una diminuzione dei casi rispetto al mese precedente. In passato, sono state segnalate infezioni umane da virus influenzali H7 (H7N2, H7N3 e H7N7), in Olanda, Italia, Canada, Stati Uniti, Messico e Regno Unito. La maggior parte di queste infezioni si sono verificate in associazione ad epidemie di pollame. In questa fase, il rischio di diffusione del virus in Europa è considerato basso. Tuttavia, non può essere escluso l'ingresso nel territorio italiano di pazienti provenienti dalla Cina. Pertanto, la sorveglianza dovrà essere rinforzata per ricercare l'influenza A (H7N9) in persone di ritorno dalla Cina, che presentano un quadro respiratorio grave».

La principale caratteristica clinica nella maggior parte dei pazienti è la presenza di malattie respiratorie, che evolvono in polmoniti gravi. I sintomi includono febbre, tosse e dispnea che possono richiedere anche cure intensive e ventilazione meccanica. Tuttavia, le informazioni relative alle conseguenze dell'infezione da virus A (H7N9) sono ancora limitate.

Attualmente non è ancora disponibile il vaccino per la prevenzione dell'infezione da virus A(H7N9) ma, essendo ormai stato isolato e caratterizzato il virus dai primi casi, la selezione del ceppo virale per lo sviluppo del vaccino è già stata avviata. L'Oms, in collaborazione con i partner, continuerà a caratterizzare tali virus per individuare quelli che possono rappresentare i migliori candidati per la produzione di un vaccino, qualora fosse necessario. «Anche se le informazioni sull'origine delle infezioni e le modalità di trasmissione del virus sono ancora limitate, è prudente, spiega la circolare, seguire le buone pratiche di igiene per la prevenzione delle infezioni. Per consigli sulla prevenzione delle infezioni, il contatto con gli animali e la preparazione dei cibi, consultare il sito del ministero della Salute e quello dell'Oms . La circolare raccomanda agli operatori sanitari di adottare e rinforzare le precauzioni standard per il controllo delle infezioni nella gestione di tutti i pazienti e la gestione dei casi probabili, nonché di adottare anche le precauzioni respiratorie».