Dal Governo

Consiglio dei ministri: stretta contro i falsi nelle indicazioni nutrizionali e stop al finanziamento pubblico ai partiti

Sui prodotti alimentari devono esserci le uindicazioni nutrizionali e per chi viola la norma scattano una serie di nuove sanzioni scritte in uno schema di Dlgs approvato dal Conmsiglio dei ministri di oggi e che ora andrà per i pareri alla Conferenza Stato-Regioni e alle Commissioni parlamentari competenti.

Il Dlgs definisce le sanzioni per chi trasgredisce il Regolamento 1924/2006 in materia di indicazioni nutrizionali e sulla salute su prodotti alimentari. Divengono comportamenti sanzionati l'impiego falso, ambiguo e fuorviante di tali indicazioni, nonché di quelle incomplete o che determinino incertezza, l'incoraggiamento al consumo eccessivo, i suggerimenti contrari alle regole della salute, lo sfruttamento di timori del consumatore.

Per non compromettere le politiche nutrizionali mirate a limitare il consumo di bevande alcooliche viene previsto che queste non potranno recare indicazioni che riguardino la salute. L'etichettatura nutrizionale e riguardante la salute dei consumatori, oggi facoltativa, diverrà obbligatoria dal 13 dicembre 2016; tuttavia per chi decida di adottarla nel frattempo varrà fin da ora l'obbligo di conformarsi alle nuove regole sancite dal Regolamento europeo, più stringenti e rigorose rispetto a quelle già vigenti.

Finanziamento pubblico ai partiti. Il Consiglio dei ministri di oggi ha approvato anche un Ddl per l'abolizione del finanziamento pubblico e per la regolamentazione della contribuzione volontaria ai partiti politici. Il disegno di legge, inoltre, prevede nuove regole volte ad assicurare il tasso di democrazia interna, la trasparenza dei partiti, i controlli sulle relative spese.

Contributi dei privati. Al posto del finanziamento pubblico entrerà in funzione un nuovo sistema che si fonderà sulla contribuzione volontaria da parte dei privati e che si potrà effettuare attraverso:
a) detrazioni;
b) 2 x 1000.

Chi potrà accedere al nuovo sistema. Possono essere ammessi ad ottenere il finanziamento privato in regime fiscale agevolato i partiti politici che abbiano conseguito, nell'ultima consultazione elettorale, almeno un rappresentante eletto alla Camera dei deputati o al Senato della Repubblica o in un'assemblea regionale, o che abbiano presentato, nella stessa consultazione elettorale, candidati in almeno tre circoscrizioni per le elezioni per il rinnovo della Camera dei deputati o in almeno tre del Senato della Repubblica o delle assemblee regionali, o in almeno una circoscrizione dei membri del Parlamento europeo spettanti all'Italia.

Le detrazioni. Le erogazioni liberali in denaro, effettuate dalle persone fisiche in favore dei partiti politici, avranno dall'imposta lorda una detrazione pari:
al 52 per cento per importi compresi fra 50 euro e 5.000 euro annui;
al 26 per cento (stessa percentuale di detrazione riservata per erogazioni alle Onlus) per importi tra i 5.001 e i 20.000 euro.
Il 2 x 1000: il cittadino sceglie a chi dare i soldi
I partiti politici che abbiano conseguito nell'ultima consultazione elettorale almeno un rappresentante eletto alla Camera dei deputati o al Senato della Repubblica potranno essere ammessi alla ripartizione annuale del 2 x 1000 della propria imposta sul reddito (IRE). Una decisione che assumerà il contribuente, sempre a decorrere dall'anno finanziario 2014, in fase di dichiarazione dei redditi mediante la compilazione di una scheda recante l'elenco dei soggetti aventi diritto.

Il tempo necessario perché il sistema vada a regime: le norme transitorie
Il sistema di regolamentazione della contribuzione volontaria ai partiti politici prenderà avvio nel 2014, ma andrà a regime nel 2016. Solo a giugno 2015 gli italiani saranno infatti chiamati a dichiarare i propri redditi relativi al 2014. A quel punto saranno necessari altri mesi per permettere all'Erario di stabilire l'ammontare esatto della quota del 2 x 1000 da destinare a ciascun partito politico. Fino a tale momento, e quindi in via transitoria, a tutti i partiti è riconosciuto il taglio:
- del 40 per cento nel primo esercizio successivo a quello dell'entrata in vigore del disegno di legge;
- del 50 per cento nel secondo esercizio successivo a quello dell'entrata in vigore del disegno di legge;
- del 60 per cento nel terzo esercizio successivo a quello dell'entrata in vigore del disegno di legge;

Con il quarto esercizio finanziario successivo a quello dell'entrata in vigore del disegno di legge il finanziamento cessa.

Più trasparenza. Per ottenere i contributi volontari, i partiti politici dovranno organizzarsi secondo requisiti minimi idonei a garantire la democrazia interna. Dovranno altresì assicurare la trasparenza e l'accesso a tutte informazioni relative al proprio funzionamento, anche mediante la realizzazione di un sito internet, completo nelle informazioni, chiaro nel linguaggio, facile nella consultazione. Su questo sito dovrà essere pubblicato il rendiconto di esercizio corredato dalla relazione sulla gestione e dalla nota integrativa, nonché il verbale di approvazione del rendiconto di esercizio.
Il disegno di legge comprende inoltre nuove disposizioni in materia di comunicazione politica fuori dalla campagna elettorale: i partiti politici avranno diritto ad accedere a spazi televisivi messi a disposizione a titolo gratuito dalla concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo ai fini della trasmissione di messaggi (della durata massima di un minuto) diretti a rappresentare alla cittadinanza i propri indirizzi politici.