Dal Governo

Lorenzin: nessun nuovo ticket e stop ai tagli lineari

Nessun nuovo ticket in vista e stop ai tagli lineari in sanità. Lo ha assicurato il ministro della Salute, Beastrice Lorenzin, in occasione della presentazione a Roma del francobollo dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) che celebra i 10 anni d'attività dell'Agenzia. Mentre grazie al Patto per la salute sarà possibile mettere a regime «un sistema capace di avere tagliare ulteriori sprechi e reinvestire sulla salute e sulla prevenzione».

Per quanto riguarda i ticket che sarebbero dovuti scattare dal 2014 in attuazione della manovra Tremonti, il ministro ha ribadito che «la norma è stata dichiarata illegittima dalla Corte costituzionale, trattandosi di una materia di competenza regionale» e che «già nel Def era prevista una copertura ulteriore dei ticket». «Invece nel 2014 - ha aggiunto - sarà un'altra partita». «Il discorso è complesso - ha proseguito - Ad oggi il 50% delle persone sul territorio è esente, con concentrazioni alte in alcune Regioni. Altri invece pagano tutto. Si sta riorganizzando il sistema del fisco - ha concluso -e la questione dovrà essere valutata, ad esempio, all'interno di pesi e contrappesi sui carichi familiari».

Dalla Lorenzin è giunta anche la conferma del ruolo centrale dell'Agenzia italiana dei farmaci: «La sua centralità, per regole chiare nel settore, e' imprescindibile - ha affermato. - Lo chiedono i pazienti e lo chiede l'industria». «L'Aifa - ha sottolineato il ministro, dichiarando la sua «piena fiducia» nel direttore Luca Pani - inquadra due aspetti che ci stanno particolarmente a cuore: l'appropriatezza dei farmaci, la loro validita' e quindi l'immissione sul mercato italiano di medicinali che siano oggettivamente utili e appropriati e la regolamentazione del prezzo. E sappiamo quanto questo abbia inciso sulla spesa sanitaria».

Ora secondo il ministro è necessario darsi da fere per superare le forti differenze regionali sull'accesso ai farmaci, una questione che la Lorenzin ha definito «Di equità sociale». «Dobbiamo lavorare sulla diffusione unitaria dei medicinali sui territori - ha detto - Mi è molto chiaro e presente che in alcune Regioni c'è una disponibilità di farmaci e in altre no. Stiamo studiando come fare. Sto lavorando su questo e vedremo quale sarà la soluzione più appropriata».

Soddisfatto dell'apprezzamento del ministro il direttore generale dell'Aifa, Luca Pani: «E' uno stimolo a lavorare ancora di più con quei criteri di trasparenza, appartenenza, responsabilità che abbiamo inserito nel nostro programma per il triennio». «Il futuro - ha proseguito - sarà segnato da sfide sempre più complesse: le disomogeneità regionali nell'accesso ai farmaci, la medicina sempre più personalizzata, l'invecchiamento della popolazione». E tra le criticità gravi e irrisolte del Ssn Pani ha tenuto a ricordare anche il capitolo della spesa ospedaliera: «Riusciamo a garantire l'equilibrio economico complessivo per la spesa territoriale ma abbiamo maggiori difficoltà con la spesa ospedaliera. E su questo versante - ha concluso - bisogna tenere conto che sono in arrivo farmaci molto onerosi che creeranno nuove difficoltà per il Ssn».