Dal Governo

Debiti Pa: 280 milioni del 2013 "non richiesti" tornano in gioco per le Regioni. Approvato un decreto legge

Decreto legge lampo sui debiti Pa per il settore sanitario. Il Consiglio dei ministri di oggi, in considerazione del fatto che il Dl n. 35 del 2013 ha previsto un'anticipazione di liquidità in favore delle Regioni per il pagamento dei debiti sanitari cumulati al 31 dicembre 2012 per un importo di 5 miliardi per il 2013 e 9 miliardi per il 2014, e che sulla quota di quest'anno rimangono risorse non richieste pari a 280 milioni di euro, «per consentire il superamento di squilibri esistenti e verificati in alcune Regioni» sono rese «immediatamente disponibili» queste somme per le Regioni che ne facciano richiesta entro il del 15 luglio 2013. E il Dl dà priorità alla Puglia e al Piemonte che sono sottoposte ai piani di rientro.

Proprio su Puglia e Piemonte nell'audizione al Senato della Salute sulle verifiche nelle Regioni con piano di rientro era stato sottolineato
che in Piemonte si sono verificati i presupposti per la diffida a fronte di un disavanzo di 864,045 milioni e di un mancato conferimento di risorse da parte della Regione al Ssr per 883 milioni. Stessa situazione in Puglia, dove la distrazione di risorse dal Ssr è di 292 milioni che abbinato al disavanzo finale di 41,024 milioni attesta a un totale di 333,024 milioni i provvedimenti di copertura sollecitati. Per entrambe vale l'invito a riportare i tempi di pagamento dei fornitori nei limiti europei. (v. QUESTO SITO E IL SOLE-24 ORE SANITA' N. 22/2013 )

Il Consiglio dei ministri ha anche approvato il Ddl sulle semplificazioni (VEDI ANTICIPAZIONE SU QUESTO SITO) che prevede tra le altre misure per l'influenza aviaria, la riduzione degli obblighi di informazione per le aziende avicole familiari.
Si snelliscono anche le procedure autorizzative per l'installazione delle apparecchiature a risonanza magnetica e per semplificare degli adempimenti in materia di sorveglianza sanitaria, si prevede che la visita medica precedente alla ripresa del lavoro sia effettuata soltanto nel caso in cui la patologia sia correlata ai rischi professionali.
Eliminato infine l'obbligo a carico del datore di lavoro di inviare all'Inail le certificazioni mediche di infortunio sul lavoro e di malattia professionale poiché la comunicazione verrà fatta direttamente dal medico.
Il certificato di gravidanza, parto, interruzione di gravidanza infine, dovrà essere inviato all'Inps esclusivamente per via telematica direttamente dal medico del Servizio sanitario nazionale o con esso convenzionato.