Dal Governo

Lorenzin: sigarette elettroniche con le avvertenze per l'uso

Sigaretta elettronica: non è un farmaco, ma servono le avvertenze sulle quantità per i cittadini che ne fanno uso. E il ministero della Salute è pronto a emanarle: «Sulla sigaretta elettronica faremo al più presto un'ordinanza che segue il parere del Consiglio superiore di sanità», ha detto oggi il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, durante l'audizione in Commissione affari sociali della Camera per illustrare le linee programmatiche del suo dicastero.

«In Italia - ha precisato - la sigaretta elettronica per adesso non sarà vietata nei luoghi pubblici, ma solo nelle scuole e nei minori di 18 anni».

La direttiva Ue sulle sigarette elettroniche, prosegue il ministro, «è estremamente vaga perché fa solo una differenziazione quantitativa della nicotina. Sulla quantità di nicotina nelle sigarette elettroniche è evidente che si sta studiando per capire qual è il parametro di nicotina all'interno della sigaretta elettronica che non trasforma il suo utilizzo in farmaco».

«Sappiamo - continua Lorenzin - che la nicotina fino ad una certa quantità produce una dipendenza, e dopo può addirittura causare un avvelenamento». Lorenzin precisa che «non consideriamo la sigaretta elettronica come un farmaco, ma ovviamente è necessario dare avvertenze ai cittadini sulla quantità di uso di queste sostanze. Perché se invece si inserisce all'interno della sigaretta elettronica una quantitá di nicotina superiore a quella consentita dalla legge - conclude - si finisce in uno stato di avvelenamento e quindi diventa estremamente pericoloso».

In vista della prossima discussione in sede europea della proposta di revisione di direttiva Ue sui tabacchi, in programma per venerdì prossimo a Lussemburgo, invece, l'Italia è impegnata nella salvaguardia della produzione italiana di tabacco, ha detto Lorenzin a margine dell'audizione. «Come ministro della Salute, in riferimento alla direttiva Ue, mi sono espressa sulla parte che riguarda la prevenzione; per quanto riguarda invece - ha detto - la quantità di additivi per la lavorazione del tabacco italiano, ci sono state delle pronunce da parte delle Commissioni di Camera e Senato competenti, di cui noi abbiamo tenuto conto nel nostro parere». Nel parere del governo italiano, in vista del confronto sulla proposta di revisione della direttiva Ue, «si tiene dunque conto - ha concluso Lorenzin - della salvaguardia della produzione italiana di tabacco».

Si, invece, alle immagini «choc» sui pacchetti di sigarette per dissuadere dal fumo, ha aggiunto Lorenzin, commentando le misure allo studio nell'ambito della direttiva Ue sul tabacco. Per quanto riguarda il cosiddetto pacchetto di sigarette anonimo, spiega il ministro, «non ho una preclusione perché il problema é solo commerciale e non di tutela della salute mentre abbiamo una posizione più stringente a favore delle immagini sui pacchetti che speriamo possano avere un effetto di dissuasione»