Dal Governo
ANTEPRIMA Disabilità, obiettivo inclusione sotto l'ombrello Onu
di Barbara Gobbi
Garantire l'inclusione e la tutela delle pari opportunità delle persone disabili. Più facile a dirsi che a farsi, in Italia, dove malgrado il recepimento della Convenzione Onu molti diritti sono ancora oggi difesi solo sulla carta. A fare il punto e a proporre soluzioni concrete in sei ambiti (più un focus sulla cooperazione internazionale) - dal lavoro alla riabilitazione all'accessibilità passando per i criteri di accertamento, l'inclusione scolastica e la "vita indipendente" - è ora il Programma di azione biennale che sarà lanciato il 12-13 luglio a Bologna, in occasione della IV Conferenza nazionale sulle politiche per la disabilità.
L'inziativa sarà presentata domani al ministero del Lavoro dal titolare Enrico Giovannini e dal vice ministro Maria Cecilia Guerra, insieme ai presidenti della Federazione italiana superamento handicap (Fish), Pietro Vittorio Barbieri, e della Federazione delle associazioni nazioni dei disabili (Fand), Giovanni Pagano. ll Programma di azione è infatti il frutto di un lungo lavoro di concertazione tra istituzioni e associazioni, membri dell'Ossetvatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità, attivo dal 2010.
«Per ogni materia considerata - spiega Guerra nel suo intervento pubblicato su Il Sole-24Ore Sanità - il Programma individua gli obiettivi da raggiungere e il tipo di azioni necessarie a conseguirli. Non si tratta però di un programma per compartimenti stagni. Fra i diversi settori vi sono infatti importanti interazioni rese più facili da una visione comune, centrata sui diritti delle persone con disabilità. Ne è un esempio la trattazione della tematica della non autosufficienza, fortemente ispirata alla volontà di individuare le modalità che facilitino l'accesso a un'assistenza adeguata alla specificità e intensità del bisogno, per la quale si suggerisce un approccio integrato, socio-sanitario, fondato su un'appropriata presa in carico, che parta da una valutazione funzionale della persona con disabilità».