Dal Governo

Silvestro (Ipasvi): «Una riforma che aspettavamo da 15 anni»

Per gli infermieri il Ddl omnibus è il coronamento di un'attesa che dura da oltre un decennio. Lo sa bene Annalisa Silvestro, presidente della Federazione nazionale dei Collegi Ipasvi, che rappresenta 400mila infermieri, e senatrice Pd.

Sia da presidente della Federazione nazionale Collegi Ipasvi sia da senatrice Pd, non può che essere felice del Ddl omnibus...

Sono molto contenta, e non sono la sola. Il Governo ha finalmente deciso in maniera rilevante di porre il tema degli Ordini delle professioni sanitarie in un disegno di legge governativo. E lo ha fatto in un momento importante, perché in commissione Igiene e sanità abbiamo cominciato a lavorare a un testo unificato sulla stessa materia.

È fiduciosa sull'iter del provvedimento?

Le premesse per fare presto ci sono tutte. A mio avviso il testo non potrà che migliorare.

Da quanto tempo gli infermieri aspettano l'Ordine?

Sono almeno quindici anni che ci battiamo per questo risultato, che in primo luogo tutela il cittadino: l'Ordine è un ente sussidiario dello Stato chiamato a verificare titoli e competenze. In una professione come la nostra, in cui è cresciuta moltissimo la quota di persone che arrivano da altri Paesi, questo controllo è cruciale. Non solo. Il Ddl inasprisce le sanzioni a carico di chi esercita abusivamente la professione sanitaria. Una garanzia ulteriore per la tutela della salute dei cittadini.

Non c'è proprio nulla che non le piace?

Il disegno di legge va indubbiamente nella direzione di innovazione e di ammodernamento di tutti gli Ordini delle professioni sanitarie. Forse l'unica critica che potrei muovergli è che è un po' troppo variegato ed eterogeneo e che estende la regolamentazione dei vecchi Ordini ai nuovi, senza considerare che quelle di medici, veterinari e farmacisti sono professioni più antiche. Ma ripeto: sono sicura che nel corso dell'esame in Parlamento il testo non potrà che migliorare.

(M.Per.)