Dal Governo

Agenda digitale: ecco la tabella di marcia condivisa delle Regioni

di Rosanna Magnano


È stato approvato all'unanimità dalla Conferenza Stato-Regioni del 24 luglio il documento "Contributo delle Regioni per una agenda digitale a servizio della crescita del Paese nella programmazione 2014-2020" , di cui è relatore il governatore pugliese Nichi Vendola. «L'idea centrale - spiega il presidente della Puglia - è che l'Agenda digitale non debba essere politica di settore, bensì elemento centrale e trainante nelle future politiche di sviluppo».

La «Salute digitale», con particolare focus sulla precondizione rappresentata dal Fascicolo sanitario elettronico, è una delle «missioni», si legge nel documento, che le Regioni intendono assolvere, all'interno di un sistema di condivisione continua, con il dispiegamento dell'Agenda digitale nei loro territori. Le altre voci prese in considerazione: infrastrutturazione digitale, cittadinanza digitale, competenze e inclusione digitale, crescita digitale, intelligenza diffusa nelle città e aree interne. Al centro del documento, quindi, una visione condivisa dell'agenda digitale (presupposto fondamentale a esempio per l'interoperabilità tra le diverse esperienze di Fascicolo sanitario elettronico), una sistematizzazione degli interventi, la definizione e attribuzione di risorse certe, l'utilizzo dei fondi strutturali in ottica Europa 2020, dal momento che l'agenda digitale si pone in modo trasversale all'intero insieme delle politiche di sviluppo di ogni Regione per il periodo 2014-20, la previsione di una strategia regionale sulla crescita digitale è condizionalità ex ante e l'agenda digitale è onnipresente in Fesr, Faesr ed Fse.

(Dal Sole-24 Ore Sanità n. 29-30/2013)