Dal Governo

Staminali e terapie avanzate: parte la mappatura regionale

di Sara Todaro

L'uso sperimentale di cellule e tessuti e le terapie avanzate utilizzate al di fuori delle sperimentazioni cliniche o delle normative vigenti - come accaduto nel caso «Stamina» - restano nel mirino della Salute, che in una bozza di Accordo appena approdato in Conferenza Stato Regioni punta al censimento a tappeto di tutte le tipologie di trattamenti in questione.

Il documento - trasmesso dal ministero della Salute alla Conferenza Stato-Regioni a inizio agosto - propone la realizzazione di una ricognizione nazionale cui dovranno contribuire tutte le strutture interessate entro sessanta giorni dalla definizione dell'accordo. Tutte le strutture interessate dovranno compilare on line la scheda resa disponibile dalla Salute, relazionando in merito ai trattamenti utilizzati dal primo gennaio 2009, considerando il numero di 3 pazienti come soglia minima di aggregazione per escludere il rischio di identificazione degli interessati. Nei trenta giorni successivi e Regioni dovranno verificare i dati e trasmettere alla Salute una scheda riepilogativa unitamente alle schede compilate dalle singole strutture. Queste ultime dovranno aggiornare i relativi dati ogni sei mesi, mentre la Salute provvederà a pubblicare nel proprio sito con cadenza annuale l'elenco dei trattamenti e delle strutture presso le quali sono effettuati.

A valutare i dati raccolti sarà un apposito gruppo di esperti che sarà istituito dalla Salute preso l'Istituto superiore di Sanità: ne faranno parte anche un esperto di bioetica, uno dell'Iss, uno dell'Aifa, uno del Centro nazionale trapianti, uno della salute e quattro rappresentanti regionali.