Dal Governo

Debiti Pa: in cassa delle Regioni a settembre per la sanità 4,2 miliardi

Le procedure attivate per una rapida attuazione del decreto legge 35/2013 «sblocca debiti« stanno continuando a spingere liquidità nel sistema degli enti pubblici, che a loro volta procedono al pagamento dei rispettivi creditori. Secondo il monitoraggio del ministero dell'Economia, al 4 settembre risulta che siano stati messi a disposizione degli enti pubblici debitori 17,9 miliardi di euro (il 90% dei 20 miliardi stanziati dal Dl 35/2013), E che questi abbiano provveduto a pagare ai propri creditori debiti scaduti per un importo pari a 7,2 miliardi (36% dell'importo stanziato).

Inoltre risulta che i 4,2 miliardi messi a disposizione delle Regioni per il comparto sanitario - e da queste già parzialmente trasferiti a ospedali e aziende sanitarie locali - siano in questi giorni in pagamento ai creditori.

Rispetto al precedente aggiornamento del 6 agosto (VEDI) , il monitoraggio fa registrare in meno di un mese un incremento di 2,2 miliardi nei pagamenti effettuati ai creditori, mentre le disponibilità fornite dal Mef agli enti debitori si avvicinano allo stanziamento complessivo previsto inizialmente per l'anno in corso.

Il governo intende inoltre incrementare il pagamento nel corso del 2013 dei debiti pregressi degli enti territoriali e a questo fine con il Dl 102/2013 Ha autorizzato immediatamente il pagamento di ulteriori 7,2 miliardi di euro. In particolare il monitoraggio evidenzia: l'erogazione di finanziamenti pari a 1,4 miliardi per il pagamento di debiti non sanitari a tutte le regioni che ne hanno fatto richiesta - ad eccezione di calabria, Campania e Sicilia le quali hanno in corso gli adempimenti necessari - già utilizzati pressoché integralmente dalle regioni stesse per il pagamento dei creditori.

L'erogazione di finanziamenti pari a 4,2 miliardi per il pagamento di debiti sanitari a tutte le Regioni per le quali sono state stanziate risorse, a eccezione di Sardegna e Sicilia; dalle verifiche informali effettuate dal Mef risulta che questo importo sia stato utilizzato pressoché integralmente alle
Regioni stesse per il pagamento ai creditori o trasferito ad aziende ospedaliere e aziende/unità sanitarie locali per il pagamento dei rispettivi debiti (tuttavia nel dato sintetico sui pagamenti sono incluse esclusivamente informazioni sui pagamenti già certificati dagli enti).

Il pagamento da parte di Province e Comuni di debiti per un importo pari all'87% delle anticipazioni di cassa fornite da cassa depositi e prestiti. Agli enti locali (1,3 miliardi); le province hanno inoltre effettuato pagamenti di debiti per un importo pari a 970 milioni a valere sugli spazi finanziari messi a disposizione sul patto di stabilità interno (83% della disponibilità) mentre sulla stessa risorsa i comuni hanno effettuato pagamenti per un importo pari 865 milioni (17% della disponibilità; quest'ultimo dato é aggiornato al 6 agosto).