Dal Governo

Lorenzin dopo tragedia a Lampedusa: «Dal ministero massimo sostegno sanitario e tecnico». E il premier Letta chiede l'imegno del'Europa

Il welfare va sostenuto, non demolito. E pure in un quadro di universalismo mitigato, occorre «lavorare a un sistema sanitario in cui si pianifica per avere effetti a lungo termine». Di risorse se ne possono ancora trovare: almeno due dei sette miliardi di margine che si realizzerebbero nel 2014 se venisse mantenuto l'andamento dei conti pubblici fotografato nella nota al Def. Così la ministra della Salute Beatrice Lorenzin rilancia in un'intervista all'ufficio stampa della Fnomceo, nel giorno in cui si aprono i lavori del convegno "Promozione della salute e cooperazione internazionale", organizzato dalla Federazione a Roma presso la sede dell'Eur del ministero della Salute, la sua visione di una sostenibilità possibile per il nostro Ssn, già illustrata in un'intervista concessa al quotidiano Il Sole-24Ore e al settimanale Il Sole-24Ore Sanità.

L'occasione del convegno Fnomceo, funestata dalla tragedia delle centinaia di morti e dispersi, ieri, nelle acque di Lampedusa, si conferma in tutta la sua attualità: nei Paesi in via di sviluppo e nelle aree del mondo travagliate dalla crisi serve l'impegno, anche socio-sanitario, di tutti gli operatori. Volontari compresi. Il volontariato è infatti «fondamentale - spiega a questo proposito Lorenzin - per la sussistenza e la sostenibilità del sistema del welfare italiano. E non parlo solo di cooperazione internazionale o delle missioni di salute e di pace. Anche nei territori del nostro paese, dove oggi si pensa a integrare i medici e gli ospedali, a incentivare l'assistenza domiciliare, le strutture di volontariato sono state e saranno sempre più nel futuro un elemento prezioso di cura integrata alla persona».

«L'italia sia capace di trovare in sede europea alleati perché l'Europa alzi il livello del suo intervento e azione in termini di efficacia rispetto ai grandi temi dell'immigrazione nel Mediteranno, che è cambiata per i grandi fenomeni delle primavere arabe e per i cambiamenti della sponda sud del mediterraneo». Questo l'appello del premier Enrico Letta, arrivato in serata all'inaugurazione della XXI edizione del Convegno di Pontignano sul Welfare in Europa, il più importante e prestigioso appuntamento anglo-italiano organizzato dal British Council e dall'Ambasciata Britannica in Italia, in collaborazione con l'Università di Siena e il St. Anthony's College of Oxford.