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Stamina/ Associazioni dei pazienti sul piede di guerra: «denunceremo Lorenzin e Letta per crimini contro l'umanità»

Associazioni dei pazienti sul piede di guerra dopo lo stop alla sperimentazione sul metodo Stamina annunciato questa mattina dalla ministra della Salute Beatrice Lorenzin . «Le associazioni che difendono i malati gravissimi - si legge in una nota, apparsa sulla pagina facebook di "Movimento vite sospese" - stanno per denunciare la ministra della Salute, Batrice Lorenzin, e il premier, Enrico Letta, per crimini contro l'umanità».

L'accusa, si legge, «prende il via da quanto è accaduto, e ancora sta accadendo, in italia in merito alla vicenda stamina. A prendere la decisione di denunciare il ministro sono stati il Movimento vite sospese e il Movimento Base italia, insieme ad altre associazioni in difesa dei malati gravi, quali Sicilia risvegli onlus e Viva la vita italia onlus».

Ecco lle accuse mosse alla ministra della Salute:


1. In italia sono oltre 25mila i malati gravissimi in assenza di valide terapie farmacologiche, che aspirano alla terapia di cellule staminali mesenchimali trattate secondo il metodo della stamina foundation.

2. L'efficacia di tale terapia sui pazienti già trattati (benché terminali o comunque affetti da gravi malattie neurodegenerative) é visibile agli occhi di chiunque ed è ampiamente documentata attraverso video e certificati medici.

3. A seguito della diffusione della notizia dei clamorosi miglioramenti di questi pazienti trattati col metodo stamina presso gli Spedali civili di Brescia, l'Aifa ha bloccato le cure con provvedimento del 15.05.12; tale blocco è stato altresì avallato dal ministero della Salute.

4. Da allora malati affetti da patologie neurodegenerative spesso mortali sono costretti a rivolgersi a un giudice per poter ottenere l'autorizzazione a curarsi.

5. A tutt'oggi si contano oltre 150 pazienti, molti dei quali terminali, in lista d'attesa, presso l'ospedale di Brescia, alcuni dei quali sono già morti. Ciononostante il commissario straordinario dell'ospedale, Belleri, ha dichiarato pubblicamente che non intende ottemperare alle ordinanze dei
giudici.

6. Il ministro della Salute Lorenzin anziché assicurare le cure a tali pazienti, utilizzando altre strutture pubbliche, le osteggia in vario modo. In particolare, ha provveduto a nominare una commissione di «esperti» accuratamente scelti tra i detrattori della stamina foundation. Questi ultimi, infatti si erano già espressi con pareri negativi e frasi ingiuriose sulla metodica più volte, anche utilizzando i mass-media. L'unico obiettivo era evidentemente quello di ottenere un giudizio sfavorevole a Stamina, senza aver mai verificato presso l'ospedale di Brescia gli effetti della terapia stamina, prendendo visione delle cartelle cliniche e dei certificati medici.

7. La stessa ministra Lorenzin ha di recente ammesso a Sandro Biviano, disabile grave in presidio permanente a Montecitorio dal 23 luglio, che sua sorella, che sta morendo, non può curarsi in italia con la metodica stamina, «non potrebbe farlo neanche se funzionasse», gli ha detto.


Preso atto di questo, le associazioni diffidano la ministra dal continuare ad ostacolare la libertà di cura dei malati gravissimi, segnatamente attraverso la vanificazione delle cure compassionevoli in italia, in violazione degli artt. 2 e 32 della Costituzione, delle carte internazionali sui diritti umani, nonché della propria stessa funzione istituzionale.

Per quanto riguarda quest'ultima, le associazioni dei malati ricordano alla ministra Lorenzin, che riveste una posizione di garanzia qualificata anche nei confronti di quegli oltre 25mila malati gravi affetti da patologie neurodegenerative, destinati inevitabilmente a morire già nel breve periodo. E che nel negare a tutte queste persone il diritto alle cure, si sta macchiando di crimini contro l'umanità. Non meno responsabile, secondo le associazioni dei pazienti, sarebbe il premier Enrico Letta, rimasto inerte a fronte della strage di innocenti che si sta consumando. Le suddette associazioni riterranno la Lorenzin e Letta responsabili per tutte le morti e i danni irreparabili che colpiranno tali pazienti, e non esiteranno a perseguire ministro e premier nelle opportune sedi giudiziarie e a denunciarli presso la Corte dell'Aja.