Dal Governo

Manovra/ Farmindustria: «Così si affossa l'industria farmaceutica». Aiop: «Non resteremo nell'Europa della sanità»

Imprese agguerrite contro le ipotesi di nuovi tagli alla farmaceutica e ai budget per i privati accreditati. Farmindustria e Aiop hanno reagito duramente davanti alle cifre circolate oggi.

«Se fossero confermate le sorprendenti indiscrezioni, a cui vorremmo non credere, che circolano in questi giorni su ulteriori tagli alla farmaceutica , il Governo approverebbe, nei fatti, un piano tragicamente efficace: Destinazione Estero. L'esatto opposto del Piano "Destinazione Italia"». Parola di Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria, che attacca il Governo: «L'attuale coalizione – che dovrebbe avere i numeri e il coraggio per fare scelte forti anche in materia di sanità, tagliando le spese improduttive e le inefficienze e puntando sull'appropriatezza della spesa di tutti gli altri comparti – continuerebbe invece sulla strada dei precedenti Governi di sinistra e di destra. Con tagli che penalizzerebbero per l'ennesima volta le imprese del farmaco che investono nel Paese». Costringendole a fuggire.

Scaccabarozzi non ci sta a nuovi interventi sulla spesa farmaceutica: «Ancora una volta la scure ricadrebbe pesantemente sui farmaci, unica voce controllabile e tracciabile della spesa pubblica in sanità, non più in grado di sopportare il seppur minimo taglio. Ancora una volta l'industria farmaceutica sarebbe usata come un bancomat».

Negli ultimi sei anni - ricorda Farmindustria - ci sono state undici manovre sulla farmaceutica per un totale di 15 miliardi di euro. «Era necessario un Governo di coalizione e di larghe intese - conclude il presidente - per affossare definitivamente e dare il colpo di grazia al settore a maggiore presenza produttiva nella sanità, che può rappresentare una delle poche leve di crescita per l'Italia? Chi risponderebbe dei costi economici e sociali per il Paese e delle conseguenze sull'occupazione e lo sviluppo?».

Sulla stessa lunghezza d'onda Gabriele Pelissero, presidente nazionale Aiop, l'associazione italiana ospedalità privata: «È evidente che di questo passo non riusciremo a rimanere nell'Europa della sanità». «Aiop sostiene pienamente l'azione del ministro Beatrice Lo renzin e del Presidente della Conferenza Stato-Regioni Vasco Errani - si legge in una nota dell'Aiop - nella difesa di un servizio pubblico fondamentale che rappresenta anche il più importante ammortizzatore sociale in questa perdurante crisi economica. Aiop ricorda che la spesa sanitaria italiana è
ridotta ai minimi rispetto al resto d'Europa, basta confrontare i 175 miliardi di spesa della Francia con i 107 miliardi di spesa italiana».