Dal Governo

Cure transfrontaliere, le Regioni chiedono al governo di scrivere insieme il decreto di recepimento

Autorizzazione alle cure, definizione delle tariffe delle prestazioni da erogare ai pazienti, modalità di rimborso e ruolo di Regioni e P.a.: questi i temi su cui i presidenti delle Regioni - Vasco Errani in testa - chiedono al governo di aprire un confronto prima di varare il Dlgs attuativo della direttiva sulle cure all'estero. «Chiediamo al governo - ha spiegato Errani al termine della Conferenza dei Presidenti - di costruire insieme il decreto della mobilità sanitaria transfrontaliera. È un tema molto delicato».

La direttiva sull'assistenza sanitaria transfrontaliera (la 2011/24/Ue) andrebbe recepita entro il 24 ottobre. Ma l'Italia si è data altri due mesi di tempo per varare il decreto legislativo applicativo. C'è tempo fino a dicembre, dunque, per mettere a punto nel dettaglio tutti gli aspetti organizzativi, su cui Regioni e ministero hanno lavorato dall'inizio dell'estate in poi. La partita in gioco è notevole perché chiama in causa un'armonizzazione dei sistemi sanitari europei. Non a caso anche la ministra della Salute Beatrice Lorenzin l'ha indicata come «l'altra grande sfida che - insieme al Patto per la salute - attende il sistema sanitario dal 25 ottobre». E a quel punto, ha sottolineato, «non dovremo più competere tra Regioni ma tra Stati».

Sempre sulla mobilità sanitaria internazionale, la commissione Salute aveva proposto di effettuare un conguaglio dei saldi spettanti alle Regioni e alle P.a., relativi al periodo compreso tra il 2000 e il 31 dicembre 2012, tenuto conto che a partire dal 2013 i crediti e i debiti saranno inseriti nel provvedimento di riparto delle risorse del Servizio sanitario nazionale