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Ricerca: il ministero dell'Università sblocca 41 milioni per quattro progetti innovativi

Sbloccati 41 milioni di euro per i progetti dell'area scienza della vita selezionati dal ministero dell'Università e della ricercanell'ambito dell'avviso pubblico per lo sviluppo e potenziamento di otto cluster tecnologici Nazionali. Il provvedimento di ammissione alle agevolazioni – per un totale di 266 milioni di euro – è stato firmato l'11 ottobre scorso (decreto direttoriale n.1883).

«La scelta dei progetti è stata fatta pensando a quelle che dovranno essere le priorità del Paese in vista del Programma Quadro per la Ricerca Europea Horizon 2020 – spiega il ministero – . In particolare si è puntato sui progetti che rappresentavano i migliori modelli di aggregazione pubblico-privata, dove era forte la collaborazione delle grandi, piccole e medie imprese con Università ed Enti pubblici di ricerca o caratterizzati da un alto livello di internazionalizzazione».

All'interno deli otto cluster di ricerca, sono stati approvati in totale 30 progetti, di cui 4 nell'area scienza della vita (per il cluster Alisei). Si tratta del progetto sull'identificazione, validazione e sviluppo commerciale di nuovi biomarcatori diagnostici e prognostici per malattie complesse; il secondo progetto ammesso ai finanziamenti punta alla creazione di un'infrastruttura multiregionale (italian regenerative medicine infrastructure – Irmi) per lo sviluppo delle terapie avanzate finalizzate alla rigenerazione d'organi e tessuti; il terzo progetto si occupa di tecnologie convergenti per aumentare la sicurezza e l'efficacia di farmaci e vaccini; e infine Dna on disk: piattaforma e kit diagnostici per la salute dell'uomo in ambito oncologico, neurologico e infettivologico e delle malattie legate alla povertà.

Tra i 32 soggetti capofila diversi atenei (Bologna, Milano, Modena, Firenze, Torino), enti di ricerca (Cnr, Fondazione San Raffaele), case farmaceutiche (Dompé, Chiesi farmaceutici, Novartis). Sedici invece i soggetti non proponenti, tra i quali Farmindustria, Assobiomedica, Federchimica, Ice, Aster, Fondazione regionale per la ricerca biomedica.
«Ora la sfida per i Cluster – conclude il ministero – sarà quella di dimostrare la capacità di attrarre ulteriori investimenti pubblici e privati, finalizzati allo sviluppo ed all'impiego di capitale umano qualificato (per esempio dottori di ricerca) capace d'incrementare la qualità dei prodotti della ricerca ed il loro impatto sull'impresa, sul mercato e sullo sviluppo dei territori di riferimento».