Dal Governo

Legge di stabilità, collegato sviluppo: alla ricerca bonus del 50%

C'è un premio alle imprese che investono in ricerca nel collegato al Ddl Stabilità su cui oggi il Consiglio dei ministri ha avviato l'esame. Si tratta di 200 milioni l'anno per il periodo 2014-2016 destinati alle aziende "virtuose" che scommettono sulla R&S.

A chi spetta il bonus
Il bonus è riconosciuto, fino a un importo massimo annuale di euro 2,5 milioni per ciascun beneficiario, nella misura del 50% degli incrementi annuali di spesa nelle attività di ricerca e sviluppo, registrati in ciascuno dei periodi d'imposta 2014-2016 «a condizione che siano sostenute spese per attività di ricerca e sviluppo almeno pari a euro 50.000 in ciascuno dei suddetti periodi di imposta». Il provvedimento ammette al bonus un ampio ventaglio di attività. Come i lavori sperimentali o teorici senza applicazioni o trasferimenti pratici diretti, la ricerca pianificata per acquisire nuove conoscenze, da utilizzare per mettere a punto nuovi prodotti, processi o servizi o permettere un miglioramento dei prodotti.

Le altre agevolazioni
Le agevolazioni, inoltre, potranno riguardare le maggiori spese per il personale, le quote di ammortamento delle spese per l'acquisto o l'uso di strumenti e attrezzature da laboratorio, i costi della ricerca condotta in partnership con le Università e gli organismi di ricerca.

Procedura telematica
Per fruire del contributo, le imprese presentano un'istanza telematica mediante le modalità tecniche che saranno elaborate dal ministero dello Sviluppo entro 60 giorni dall'entrata in vigore del provvedimento.
«La procedura telematica per usufruire del credito d'imposta - prosegue il testo - prevede una verifica ex ante sulla conformità delle spese di ricerca e sviluppo che le imprese sostengono e una ex post sull'effettiva entità delle spese sostenute. Qualora le spese effettivamente sostenute risultino inferiori di oltre il 20% rispetto a quelle dichiarate, la misura dell'agevolazione sarà ridotta dal 50 al 40% sempre che permanga la spesa incrementale»