Dal Governo

Beni e servizi, personale e Lea sotto spending review

di Sara Todaro

Le centrali d'acquisto per farmaci, beni e servizi, i protocolli terapeutici e l'appropriatezza delle prestazioni, la revisione dei Lea. E ancora: la riorganizzazione della rete periferica dei servizi medici e veterinari, l'assistenza sanitaria al personale navigante, gli enti vigilati. Con questi temi di tutto rispetto la salute entra ufficialmente nel piano della spending review presentata oggi dal commissario satraordinario Carlo Cottarelli e già trasmesso alle Camere.

L'obiettivo fissato dal «Programma di lavoro recante gli obiettivi e gli indirizzi metodologici di revisione della spesa pubblica per il periodo Novembre 2014-Ottobre 2016», illustrato in conferenza stampa con il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, punta alla riduzione del 2% del Pil della spesa pubblica nell'arco di un triennio, per un totale di 32 miliardi. Meta «ambiziosa» - come l'ha definita lo stesso Cottarelli - visto che si tratta di triplicare l'obiettivo attualmente previsto; «zero per il 2014, 3,5 miliardi per il 2015 e 8,3 per il 2016». E da raggiungere a tappe forzate, visto il brevissimo spazio riservato alla ricognizione tecnica in vista delle decisioni politiche promesse per la primavera e le misure vere e proprie da elaborare entro luglio come salvacondotto per la legge di Stabilità 2015.

Obiettivi condivisi dell'operazione: riduzione delle tasse, riduzione del debito pubblico - puntando sulle privatizzazioni e sul rientro dei capitali dall'estero - sprint agli investimenti. Criteri guida «efficientamento» e «riconsiderazione del perimentro della spesa pubblica». E proprio la questione del perimetro potrebbe rivelarsi l'aspetto più suggestivo dell'operazione per quanto riguarda il tema della sanità. Gli argomenti già evidenziati nel programma, che costituiranno l'ordine del giorno di una ventina di gruppi di lavoro divisi «per centro di spesa» e arricchiti anche dalla presenza di «accademici», fanno presagire interventi chirurgici complessi e forse non del tutto indolori. Specie al capitolo dei Lea, la cui revisione sarà affrontata «anche con riferimento a particolari categorie» ancora tutte da esplicitare. Per non parlare delle misure sul pubblico impiego - Ssn compreso - con la mobilità praticamente dietro l'angolo.

L'elemento nuovo - hanno tenuto a sottolineare Cottarelli e Sacconi - è il metodo di lavoro, che «coinvolge l'intera Pubblica amministrazione».

Un coinvolgimento che secondo le prime stime - associato agli effetti della legge di stabilità ancora ai primi passi, all'avvento dei costi standard e al Patto per la salute atteso entro Natale dovrebbe portare il tributo del settore sanitario sull'altare dell'efficientamento a un totale di 6-7 miliardi di minore spesa. Sostenibilità permettendo o meno.