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L'Antitrust boccia l'accordo Fimmg-Rocchetta: «Scorretto e ingannevole». Il sindacato dei generalisti condannato a pagare 30mila euro

di Manuela Perrone

Costano caro le «acque della salute». «La partnership con la Fimmg aveva quasi esclusivamente natura commerciale ed era volta ad accreditare al prodotto caratteristiche salutistiche non veritiere». L'Autorità garante della concorrenza e del mercato (provvedimento n. 24608 ) ha condannato il maggior sindacato dei medici di famiglia a pagare una sanzione di 30mila euro in relazione all'accordo siglato con Cogedi, la società proprietaria dei marchi di acque minerali Uliveto e Rocchetta, a sua volta condannata a pagare 100mila euro.

Il caso era esploso lo scorso gennaio , quando in alcuni ambulatori dei medici di famiglia di tutta Italia erano comparsi poster con messaggi inequivocabili: «Uliveto e Rocchetta sono preziose alleate per la tua salute. Chiedi consiglio al tuo medico di famiglia» oppure (Uliveto) è «utile contro la stipsi e per digerire bene», Rocchetta invece «aiuta la diuresi e previene la ritenzione idrica». Tutto regolare, avevano assicurato i vertici Fimmg: l'iniziativa è frutto di un'intesa tra Fimmg e Cogedi che ha la forma di un concorso. Per i camici bianchi che esponevano il poster, lo fotografano e lo affiggevano per un anno c'erano effettivamente in palio 100 crociere per due persone sul veliero "La signora del vento".

L'iniziativa era stata segnalata dall'associazione Altroconsumo e da un medico dei Nograziepagoio al ministero della Salute, alla Federazione nazionale dell'Ordine dei medici e all'Antitrust. Il primo effetto è stato la sospensione del concorso, il secondo l'istruttoria dell'Authority che ha ricostruito tutti i tasselli del puzzle. Dall'accordo iniziale alla massiccia attività pubblicitaria su quotidiani e radio, dal quadro normativo di riferimento alle informazioni rese dalla Salute.

Impietoso il parere dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni: la pratica commerciale analizzata «risulta scorretta ai sensi degli articoli 20, comma 2, 21, comma 1, lettere a), b) e c), 22 e 23, comma 1, lettera d), del Codice del consumo, sulla base delle seguenti considerazioni. La partnership con Fimmg, risultante dalla pratica, è suscettibile di far credere ai consumatori che, sulla base di un vaglio della federazione, il consumo delle acque Uliveto e Rocchetta possa favorire in modo particolare il benessere e la salute e suggerire che tali acque siano qualitativamente migliori rispetto ad altre presenti in commercio, poiché godono dell'avallo espresso dei medici di famiglia». Contraria alla diligenza professionale - si legge ne parere - «è proprio l'associazione tra il consumo delle acque e il concetto di salute».

L'Antitrust prosegue su questa scia. La partnership tra Fimmg e Cogedi - scrive - «aveva come oggetto la promozione delle acque minerali Uliveto e Rocchetta». Gli elementi acquisiti «non forniscono evidenza circa attività di ricerca e di analisi dei prodotti in relazione alla loro funzione salutistica. Né risulta - continua il Garante - che fosse stata svolta una specifica procedura di validazione e controllo scientifico delle suddette acque minerali; così come non emergeva alcuna significativa iniziativa che potesse nemmeno latu senso corrispondere al messaggio veicolato "insieme per la salute della famiglia"». Nell'accordo non risultano neppure iniziative per la formazione dei giovani medici, come la Fimmg ha sostenuto, «limitate a 8 borse di studio di modesto valore».

Il vaglio di un riscontro scientifico sarebbe stato inoltre «quantomeno difficile», essendo la Fimmg un sindacato. Il richiamo ricorrente alla collaborazione con le acque si traduce quindi in un'attestazione, validazione e suggerimento salutistico «non veritiero e dunque ingannevole» per i consumatori. Messaggio avvalorato dalle locandine affisse negli studi dei medici di famiglia.

Curiosità: la decisione riporta anche le mail di alcuni medici fortemente contrariati dalle sollecitazioni del sindacato. «Segnalo - scrive un iscritto - che a mio modesto parere il cartello in questione è chiaramente un messaggio pubblicitario per l'azienda Uliveto-Rocchetta. Per tale motivo non lo esporrò». Un altro risponde: «Ma è una barzelletta o dite sul serio?». Un altro ancora minaccia: «Comunico che se non verrà efficacemente ratificata la posizione del sindacato (al quale sono iscritto da molti anni) chiederò la mia cancellazione da esso».

«Le conclusioni dell'Antitrust sembrano presuntive rispetto al nostro comportamento. Comunque accettiamo la sentenza, purchè si chiuda questa storia. Non ne faremo una questione di principio, ma con i nostri legali stiamo comunque valutando se fare ricorso al Tar», è stato il commento del segretario nazionale della Fimmg (Federazione italiana medici medicina generale), Giacomo Milillo.