Dal governo

Ricetta elettronica: ecco come avviene la "compensazione" interregionale dei pagamenti alle farmacie. Pronto il Dpcm

Che la ricetta sia cartacea oppure elettronica per le farmacie poco cambia ai fini della dispensazione dei medicinali: dovranno in ogni caso riscuotere l'eventuale ticket anche in base all'esenzione indicata dal medico prescrittore. Spetta alle Regioni invece, al momento dei controlli interregionali per i rimborsi delle ricette elettroniche, verificare che queste siano redatte nel rispetto delle regole della prescrizione dei medicinali della Regione di residenza dell'assistito, anche in base alle caratteristiche del medico prescrittore alle modalità di erogazione ed alle condizioni indicate dal Piano terapeutico.

Il testo del decreto del presidente del Consiglio sulle regole per le prescrizioni elettroniche dei medicinali è appena arrivato alle Regioni che dovranno decidere per l'intesa.

E in particolare i tre articoli di cui è composto il Dpcm spiegano come deve avvenire proprio la compensazione tra Regioni del rimborso per la ricetta elettronica.

Nel pieno rispetto di tutte le regole sulla privacy, la farmacia che ha erogato i medicinali prescritti su ricetta elettronica a cittadini residenti in altre Regioni attiva la normale procedura di rimborso nella propria Regione che provvederà a recuperare quanto versato con le modalità fissate dall'Accordo interregionale sulla mobilità sanitaria per le prestazioni farmaceutiche erogate a assistiti non residenti.

La Regione di residenza rimborsa il prezzo al pubblico del farmaco, al netto dello sconto previsto all'atto della richiesta di rimborso, e dell'eventuale ticket riscosso dalla farmacia. Resta alla Regione invece e non reintra nei calcoli del rimborso la quota di partecipazione alla spesa sanitaria versata dall'assistito in base a eventuali misure locali.