Dal governo

Spending review, Padoan accelera. Anche sulla sanità

Il debutto del Def del Governo Renzi è previsto per martedì 8 aprile. E il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan stringe i tempi - e le cifre - sulla spending review che dovrebbe recuperare da subito, per consentire la copertura del taglio del cuneo fiscale scritta appruno nel Def, almeno 3,7 dei 4,2 miliardi previsti nel piano del commissario Carlo Cottarelli.

E nononstante queto sia stato "bocciato" dall'Ocse per le previsioni sulla Sanità (VEDI ) proprio i settori sensibili come quello delle risorse per il Ssn sembrano già nel mirino di Padoan. Con il taglio previsto di almeno 300 milioni per il 2014 (VEDI ) che lo stesso Cottarelli aveva previsto fossero consolidati nel Patto per la Salute, ma che Padoan esigerebbe da subito, per affiancarli a quella quota degli 800 milioni previsti come riduzione della spesa per beni e servizi (esu questo versante Padoan vorrebbe alzare l'asticella fino a un miliardo).

Le misure immediate pr fare cassa riguardano soprattutto i beni e servizi. A partire dalla riduzione delle stazioni appaltanti fino alla revisione delle convenzioni degli ospedali: dai servizi di ristorazione e sicurezza a quelli di lavanderia.

E il ministro della Salute Beatrice Lorenzin nei giorni scorsi aveva già messo i puntini sulle «i» rispetto a manovre sprint: «Non sono in linea con Cottarelli - ha detto Lorenzin -, perlomeno non lo sono nel metodo», ha detto. Aggiungendo che «si continuano a fare purtroppo valutazioni ragionieristiche, si guardano i numeri ma non quello che c'é dietro: se vogliamo garantire ai cittadini una Sanità che funziona, bisogna investire moltissimo. Questo al momento non si può fare, perché non ci sono i soldi, ma si possono recuperare risorse al'interno del sistema sanitario nazionale? A mio avviso sì e le ho quantificate. Abbiamo bisogno di recuperare risorse attraverso riforme strutturali. Cioé cambiando i processi di organizzazione, del lavoro, all'interno del sistema sanitario nazionale».