Dal governo

Stati generali, Lorenzin: «Non é più accettabile nessuno spreco, neppure di un euro in sanità»

«Non é più accettabile nessuno spreco, neppure di un euro. In sanità sprecare soldi é ancora più immorale che nel resto della Pubblica amministrazione». È l'avvertimento del ministro della Sanità, Beatrice Lorenzin, nel discorso con cui ha aperto gli Stati Generali della Salute. Che ha aggiunto a questo proposito: «Per questo ringrazio l'Aifa, l'Agenas e i Nas che sono i guardiani di tutti noi contro la contraffazione».

«Dopo un periodo che il Servizio sanitario nazionale ha dato 25 mld indietro, abbiamo bisogno di cambiare marcia. Abbiamo bisogno di una nuova fase fatta di programmazione e pianificazione. Ma anche di certezze», ha ggiunto.

«Il Ssn - ha proseguito il ministro - non è perfetto. Ha ancora margine di efficientamento. C'è bisogno di un sistema trasparente che premi il merito di chi è chiamato a gestire la governance della sanità e 110 mld di Fondo».

La prevenzione è «l'elemento che ci permetterà di vincere, all'Italia e all'Europa, la sfida dei costi sanitari, oltre che di guadagnare salute», ha detto ancora il ministro, facendo un esempio: «Con un corretto stile di vita, una sana alimentazione il diabete si sconfigge e questo ci permette di risparmiare circa 3 miliardi di euro».

«Non voglio che l'Italia debba fare scelte che avvengono in altri Paesi, ovvero di non somministrare i farmaci agli over 70anni. Abbiamo il dovere di garantire l'accesso a nuove medicine a tutti, con rigore e serietà», ha proseguito Lorenzin chiamando «le Regioni a un grande lavoro di serietà e rigore».

«Veniamo da anni, dopo la riforma del titolo V - ha detto -, in cui abbiamo avuto momenti delicatissimi di criticità, al punto di dover commissariare alcune Regioni, ma adesso é necessaria una scossa. Una scossa vera». Il ministro ha ribadito ancora una volta che con il Def, che sarà varato stasera, «non ci saranno tagli alla sanità ma - ha sottolineato - questo non vuol dire che dal sistema non si possano recuperare fondi. Il servizio sanitario nazionale ha ancora margini di efficientamento altissimi. Si possono recuperare risorse, ma per farlo é necessario un sistema di controllo, trasparente, che gestisca con responsabilità 110 miliardi di euro del Fondo sanitario nazionale».

«Lo Stato ha a cuore la salute - ha detto Lorenzin -. Le Regioni devono capire che é il momento di dare una scossa vera: impegni chiari e certificati».

È necessaria «la consapevolezza del fatto che oggi godiamo dei frutti della nostra Costituzione, ma tali frutti che diamo per scontati, cioè l'universalismo del Sistema sanitario nazionale, non sono scontati per niente», ha aggiunto.